Sudafrica-Australia: la risolve Quade Cooper, i Wallabies vincono 28-26

Gara decisa all’ultimo dal 10 degli australiani

Quade Cooper

Australia: Quade Cooper (Ph. Sebastiano Pessina)

La concentrazione, la classe, la tenacia e alla fine le lacrime di Quade Cooper. Basterebbe questo a spiegare quanto successo in una serata folle in quel di Perth. La migliore Australia dell’anno gioca una partita fuori da ogni pronostico e logica, contro un Sudafrica che per la prima volta è apparso vulnerabile.

Il copione è il solito: placcaggi, pressione e tanto gioco al piede. L’Australia concede un tenuto nei propri 22 e Pollard mette dentro i primi 3 punti, ma dall’altra parte Quade Cooper (osannato dal pubblico) trova i pali dalla linea dei 10 metri.

La mischia Springboks mette subito le cose in chiaro, Malherbe fa crollare Angus Bell e Pollard trova altri 3 punti da posizione difficile. Dall’altra parte però la palla-uomo di Le Roux su Pollard causa il secondo calcio di punizione per i Wallabies, che pareggiano di nuovo.

La partita appare più difficile del previsto per gli Springboks: Kolisi commette forse il primo errore della sua annata internazionale, con un placcaggio a ribaltare su Banks che gli costa il cartellino giallo. L’Australia ne approfitta e con una gran fiammata va a marcare la meta: gran buco del solito Kerevi, passaggio al largo su Kellaway che segue bene l’azione e segna: 6-13.

Che non sia una giornata delle migliori lo dimostra l’errore al piede di Pollard, che non sfrutta l’occasione di accorciare le distanze al 22′, ma i Wallabies iniziano a fare i soliti errori in difesa. Siya Kolisi torna in campo con i suoi in attacco: De Klerk inventa un gran bel calcetto sulla dormita difensiva australiana, Am arriva prima di tutti ma perde l’attimo buono per schiacciare e permette a McDermott di salvare tutto.

La sofferenza però è evidente, e Matt Philip paga per tutti dopo aver fatto crollare la maul per l’ennesima volta. Si continua ad insistere con il drive, Mbonambi guida il carroarmato sudafricano e va a schiacciare l’ovale al momento giusto: 11-13, ma Pollard sbaglia – sorprendentemente – il secondo piazzato di fila e tiene avanti di 2 gli avversari.

È comunque un’altra Australia, almeno nell’attitudine. Cooper allunga ancora per l’11-16, poi a un minuto dalla fine la mischia australiana guadagna un calcio di punizione ai 5 metri da mischia ordinata, con Angus Bell che si prende la rivincita su Malherbe. Quade Cooper fa 5 su 5 e manda oltre il break i suoi: si va negli spogliatoi sull’11-19.

Nella ripresa Nic White sostituisce McDermott, uscito per un problema alla gamba. Continua la sfida in mischia tra Malherbe e Bell, con il sudafricano che questa volta porta a casa un calcio di punizione piazzabile, ma Pollard colpisce il palo. Due minuti dopo arriva un altro penalty, e questa volta il 10 rompe il digiuno dopo 3 errori di fila e accorcia sul 14-19.

La partita va avanti tra i soliti errori australiani e un Sudafrica che sembra l’ombra di se stesso. Nic White trova un calcio perfetto per un 50:22, l’Australia attacca in maniera forsennata e Le Roux intercetta con un avanti volontario il passaggio su Ikitau, prendendosi il cartellino giallo. Dalla piazzola Cooper riporta a +8 i suoi.

Nienaber butta dentro tutti gli avanti che ha in panchina, dando vita a un’azione furiosa ma non ordinata come al solito, poi arriva il solito Michael Hooper che si porta pallone e calcio di punizione a casa. Pollard prova a buttar dentro il pallone, Mapimpi e Am lo recuperano al volo e danno vita ad un altro assalto ai 5 metri. La difesa australiana è ancora una volta perfetta, ma Folau Fainga’a rovina tutto con un placcaggio “a sgabello” su Nché e prende un cartellino giallo sanguinoso, perché sulla successiva penaltouche la maul del Sudafrica è devastante. A segnare è Malcom Marx e si torna sotto il break a 20 minuti dalla fine. Pollard ritrova la precisione al piede e trasforma per il 21-22.

Quade Cooper dà ossigeno ai suoi mettendo dentro un calcio difficilissimo e riportando i suoi oltre il mini-break. Nienaber si gioca la carta Willemse per un Pollard sotto tono. La partita è tiratissima e bellissima, gli Springboks le provano tutte e mettono ancora una volta in difficoltà gli avversari con la rolling maul: entrano tutti, anche i trequarti, Malcom Marx schiaccia e al 72′ il Sudafrica torna davanti. 26-25, con Willemse che sbaglia completamente la trasformazione del possibile +3.

Gli ultimi minuti sono per cuori forti: Cooper inventa, Kerevi è ovunque, gli avanti reggono la battaglia, ma la pressione del Sudafrica è micidiale. L’Australia scivola nella propria campo, poi Hooper si inventa un break dal nulla, serve Hodge lanciato in meta ma Willemse fa un miracolo e salva tutto.

Si arriva agli ultimi 20 secondi. Mischia per il Sudafrica. Sembra fatta, ma la spinta australiana è incredibile e Pearce non può che assegnare il calcio di punizione. Siamo sulla linea dei 10 metri, da posizione defilata, Quade Cooper sistema un pallone pesantissimo sulla piazzola, prende la rincorsa e mette dentro il calcio del 26-28, a tempo scaduto, facendo impazzire i supporters locali.

Francesco Palma

Formazioni iniziali e marcatori

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Sbu Nkosi, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Franco Mostert, 6 Siya Kolisi (c), 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Steven Kitshoff

A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Ox Nché, 18 Vincent Koch, 19 Marco van Staden, 20 Kwagga Smith, 21 Jasper Wiese, 22 Herschel Jantjies, 23 Damian Willemse

Mete: Mbonambi 28′, Marx (58′, 72′)
Trasformazioni
Punizioni: Pollard (5′, 12′, 46′)

Australia: 15 Tom Banks, 14 Andrew Kellaway, 13 Len Ikitau, 12 Samu Kerevi, 11 Marika Koroibete, 10 Quade Cooper, 9 Tate McDermott, 8 Rob Valetini, 7 Michael Hooper (c), 6 Lachlan Swinton, 5 Matt Philip, 4 Izack Rodda, 3 Allan Alaalatoa, 2 Folau Fainga’a, 1 Angus Bell

A disposizione: 16 Feleti Kaitu’u, 17 James Slipper, 18 Taniela Tupou, 19 Rob Leota, 20 Pete Samu, 21 Nic White, 22 Reece Hodge, 23 Jordan Petaia

Mete: Kellaway 17′
Trasformazioni: Cooper 18′
Punizioni: Cooper (8′, 14′, 34′, 40’+1, 53′, 62′, 80′)

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