Zebre: inizia il raduno ma gli atleti delle Fiamme Oro per ora non si allenano

I cremisi vorrebbero ridefinire le linee guida dell’utilizzo dei giocatori

Rainbow Cup: la preview di Edimburgo-Zebre

Zebre (Ph. Massimiliano Carnabuci)

Dopo una prima settimana, la scorsa, piuttosto interlocutoria, con pochi atleti presenti alla Cittadella del Rugby di Parma, tornati in Emila anche gli Azzurri, questa mattina è iniziata di fatto la stagione delle Zebre Rugby.

Pur presenti in borghese al raduno, i giocatori in rosa che fanno parte del gruppo sportivo della Polizia di Stato non si sarebbero allenati. La motivazione sarebbe legata al mancato benestare da parte delle Fiamme Oro che  vorrebbero una ridefinizione dell’accordo (tra federazione e cremisi) sulle policy di tesseramento ed utilizzo di questi giocatori da parte della franchigia ducale tra United Rugby Championship e Challenge Cup.

Le Fiamme Oro Rugby, che dallo scorso autunno hanno un nuovo presidente (Francesco Montini, che è a anche capo di tutto il gruppo sportivo cremisi, che sarà il più folto a rappresentare l’Italia ai prossimi giochi olimpici di Tokyo con ben 73 atleti), stando a fonti accreditate all’interno della realtà della ‘Caserma Gelsomini‘, vorrebbero una diversa gestione dei giocatori cremisi sotto contratto anche con le Zebre.

Per puntare maggiormente sulla propria realtà in Top10 – con conseguente innalzamento del livello del torneo (come più volte auspicato dal Presidente Federale Marzio Innocenti)- e per valorizzare al massimo giovani giocatori italiani l’obbiettivo sarebbe  di concedere i giocatori alla franchigia ducale solo in qualità di ‘Permit Player‘ solo nel caso in cui servissero effettivamente a Michael Bradley e staff senza che gli atleti rimangano nel gruppo solo per allenarsi senza accumulare minuti ed esperienza in uno dei due campionati.

Leggi anche: Ufficializzata l’amichevole tra Zebre e Petrarca a settembre

Al termine della scorsa settimana c’è già stato un incontro tra Marzio Innocenti, che sta seguendo in prima persona la questione, e Francesco Montini, per definire una soluzione che possa in qualche modo accontentare tutte le parti in causa, possibilmente in tempi rapidi.

Anche perché il tempo stringe, con la prestagione ducale che si è già aperta, e URC e Top10 che si stagliano all’orizzonte, con la rosa delle Zebre già abbastanza corta e diversi ragazzi ancora nell’incertezza legata al loro futuro sportivo (e non solo).

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