Springboks, il sogno del giovane Handré Pollard

Il numero 10 dei campioni del mondo ha raccontato di aver atteso per una vita questo momento

Sudafrica

Handré Pollard con la maglia degli Springboks – ph. Sebastiano Pessina

A meno di clamorose sorprese sabato 24 luglio, quando gli Springboks scenderanno in campo per il primo test della serie contro i British & Irish Lions, la maglia numero 10 sarà sulle spalle di Handré Pollard, il mediano di apertura titolare dei campioni del mondo.

Non ha grande concorrenza, il futuro rivale di Paolo Garbisi a Montpellier: le quotazioni di Elton Jantjies sono in ribasso da un paio d’anni a questa parte nonostante sarà titolare sabato nel test contro i Bulls, mentre il suo principale avversario fra i compagni di squadra è Morné Steyn, 37 anni compiuti domenica scorsa prima di scendere in campo per 80 minuti mercoledì nella vittoria del Sudafrica A proprio sui Lions.

Steyn è una sorta di talismano per questa nazionale: fu lui a calciare la punizione decisiva che regalò agli Springboks la vittoria 12 anni fa, centrando i pali da circa 60 metri, ben dietro la linea di metà campo. Era il secondo dei tre test e il Sudafrica si portò sul 2-0, prima di perdere il terzo test in una delle serie dei Lions più belle dell’era contemporanea.

Handré Pollard la ricorda in maniera particolare: “Giocare con il Sudafrica contro i Lions è un sogno che mi porto dietro da quando ero un bambino.”

“Avevo 15 anni quando Morné calciò quella punizione decisiva per vincere la serie del 2009. Ero solo un ragazzino che sognava di giocare per gli Springboks, ma quell’emozione mi è rimasta dentro e non se n’è mai andata.”

Pollard ha 27 anni. Ha debuttato in nazionale appena ventenne nel 2014 e da allora è praticamente sempre stato la prima scelta nel ruolo di apertura. Nel 2015 ha partecipato alla sua prima Rugby World Cup, arrivando terzo, mentre nel 2019 ha vinto il trofeo.

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