Paul Gustard è a Treviso: «Abbiamo tanti talenti, darò il massimo»

Il nuovo allenatore della difesa racconta il suo inizio a Treviso ed espone gli obiettivi per il futuro

Paul Gustard è a Treviso: «Abbiamo tanti talenti, darò il massimo»

Paul Gustard è a Treviso: «Abbiamo tanti talenti, darò il massimo» ph. Action Images/Henry Browne

Ancor più dei nuovi acquisti, forse è proprio Paul Gustard il vero top-player del mercato del Benetton. L’ex tecnico degli Harlequins e assistente di Eddie Jones all’Inghilterra inizierà a breve il suo lavoro come allenatore della difesa dei leoni, al fianco del nuovo head coach Marco Bortolami.

Si tratta sicuramente di una sfida interessante, visti gli ultimi risultati della franchigia trevigiana, e lo stesso Gustard intenzionato a dare il meglio di sé per aiutare il Benetton a confermarsi ad alti livelli: «Il mio ruolo principale è quello di supervisionare la difesa, ma anche di assistere Marco (Bortolami n.d.r.) in molti ruoli e supportare il mio vecchio amico Fabio (Ongaro n.d.r.). Prometto di dare il meglio di me ai giocatori, sono loro le stelle, l’obiettivo è di aiutarli a crescere. Abbiamo talenti formidabili e altri più esperti di altissima qualità, vorrei aiutarli a realizzare i loro sogni» ha detto il tecnico alla Tribuna di Treviso.

Quello di Paul Gustard a Treviso è un arrivo programmato da tanto tempo, ancor prima che i leoni uscissero dalla crisi che sembrava averli travolti nel corso del Pro14: «Seguo tutte le partite del Benetton da dicembre, da quando ho iniziato a parlare con Pavanello e Bortolami. Loro hanno saputo subito catturarmi a livello di testa, e sebbene la squadra stesse perdendo ho sempre creduto nel Benetton».

La ritrovata competitività è certamente un vantaggio per il nuovo staff, che comunque avrà davanti delle sfide importanti e un torneo tutto nuovo da affrontare: «L’URC (United Rugby Championship n.d.r.) è una competizione in crescita, con alcune fra le migliori squadre d’Europa, ora si aggiungono le migliori sudafricane, non vedo l’ora di cominciare: sarà una sfida di coaching fra due mondi».

Il tecnico inglese è poi entrato nel dettaglio, parlando di tutto quello che c’è ancora da migliorare e sul quale vuole lavorare: «La finale di Rainbow Cup è stata una sfida eccellente: abbiamo eccelso grazie allo sforzo, al coraggio e al gioco tattico molto intelligente. Aver battuto i Bulls in modo così convincente mostra le capacità della squadra, ora dobbiamo lavorare per sviluppare la capacità di ripetere regolarmente quella prestazione. Voglio una squadra che attacca e difende con coraggio, unita, in cui ci si prende sinceramente cura l’uno dell’altro, che in campo mostra solidarietà e orgoglio per il club. Penso che i giocatori debbano co-creare con noi. Sono una parte intrinseca del viaggio, hanno bisogno di dire la loro. Insieme saremo più forti».

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