La federazione inglese aderisce al blackout social, in difesa degli atleti

Per combattere i sempre più frequenti abusi digitali di vario genere

RFU blackout social – ph. Sebastiano Pessina

Sarà un weekend senza (aggiornamenti) social per England Rugby – seguita a ruota dalle federazioni scozzese e gallese -, e diverse altre associazioni sportive britanniche, che hanno annunciato la volontà di prendere parte alla campagna di blackout dei social media (che coinvolgerà anche il mondo del calcio da domani pomeriggio alle 3 per terminare alle 11.59 di lunedì 3 maggio) per mostrare solidarietà verso le vittime di insulti sui social media, sempre più frequenti anche nel mondo degli sportivi, spesso bersagliati da stuoli di cosiddetti “haters”, odiatori seriali, sempre pronti ad attaccare con toni violenti ed accuse talvolta anche discriminatorie e razziste.

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“Come sport, siamo uniti nel nostro impegno a combattere ogni forma di razzismo e non tolleriamo più l’abuso discriminatorio che è diventato così diffuso sulle piattaforme dei social media. Questi possono svolgere un ruolo molto positivo nello sport, ampliando il suo pubblico e mettendo in contatto i fan con i loro eroi in un modo che non era mai stato possibile prima. Tuttavia, sia i giocatori che i tifosi devono essere in grado di utilizzare queste piattaforme con la certezza che non rischino la prospettiva di subire abusi”, ha affermato in un comunicato stampa Tom Harrison, amministratore delegato della BCE, lega inglese del cricket, altro sport che ha aderito all’iniziativa lanciata dal mondo del calcio, chiarendone nei dettagli i veri obiettivi.

Update ore 13:15 del 30/04/2021
Anche la FIR, tramite un comunicato ufficiale, ha fatto sapere di voler aderire alla campagna di “Boicottaggio” dei social dalle ore 15 del 30 aprile alle 23.59 del 2 maggio i propri canali Facebook, Twitter e Instagram hanno aderito insieme a FIR le Union di Inghilterra, Scozia e Galles e le due franchigie italiane di Guinness PRO14.

Il sito internet Federugby.it ed il canale Youtube – come si legge – rimarranno regolarmente operativi per garantire la corretta comunicazione istituzionale e la messa in onda dei recuperi del Campionato Italiano Peroni TOP10.

L’odio, la mancanza di rispetto verso il prossimo, la discriminazione di genere o di etnia, l’abuso verbale sono quanto di più lontano dallo spirito del nostro Gioco e della nostra Federazione. Abbiamo deciso di aderire al boicottaggio dei social media in questo weekend per contribuire a sensibilizzare i nostri appassionati ad un tema che merita crescente attenzione, coerenti con la nostra filosofia di un rugby inclusivo ad ogni livello. Invito tutti i nostri Club a partecipare a loro volta a questa iniziativa, supportandoci nella diffusione di un forte segnale di inclusione e tolleranza” ha dichiarato il Presidente della FIR, Marzio Innocenti.

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