In Francia c’è maretta tra la Federazione e la LNR

Da una parte gli interessi del rugby internazionale dall’altra quelli dei club

Bernarde Laporte

Bernard Laporte: la Federazione e la LNR ai ferri corti per il calendario internazionale – ph. World Rugby

L’autunno dei Test Match incombe e in Francia la situazione tra la Federazione e la LNR non è, per usare un eufemismo, delle migliori.

I club del Top14 infatti si sono detti insoddisfatti di come si è configurato il calendario relativo ai recuperi del Sei Nazioni 2020 e all’Autumn Nations Cup, che di fatto priverà le squadre di tanti dei loro giocatori per un periodo di quasi due mesi.

Alle parole sono seguiti i fatti con una mozione presentata al Consiglio di Stato Francese, dove però la LNR si è dovuta scontrare con le necessità del rugby internazionale; che la FFR rappresentava in quel momento.

Nonostante l’arrivo della sentenza, il dissapore è comunque rimasto perchè, al netto delle cinque partite in programma, c’è stata un’ulteriore goccia che ha fatto traboccare il vaso: la scelta di disputare un warm-up Test Match sabato 24 ottobre contro il Galles.

Leggi anche: Test Match, il calendario del super autunno internazionale 2020

Le società sono insorte minacciando di non rendere disponibili i propri giocatori. La Federazione allora ha risposto appellandosi alla regola 9 del prontuario messo a disposizione da World Rugby per quest’anno, dove si disponeva l’apertura e la chiusura delle finestre internazionali fra il 19 ottobre e il 5 dicembre 2020. Di contro i club hanno fatto sapere che per l’organizzazione di questa sfida non ufficiale contro il Galles, visto che non rientra in nessuna delle competizioni sopra indicate, la FFR avrebbe avuto bisogno dell’autorizzazione dei club, cosa che non è mai stata nè richiesta nè discussa.

Una vera e propria confusione che in questo momento sta interessando anche il Galles stesso, tanto che a Wayne Pivac, a disposizione dei giornalisti locali negli scorsi giorni, è stata fatta una domanda sulla possibilità di giocare la sfida e lui ha così risposto: “Siamo fiduciosi sul fatto che si possa disputare, ma ovviamente stiamo preparando anche un Piano B, una soluzione interna qualora non si dovesse giocare. Detto questo, vi ribadisco comunque che noi ci stiamo preparando per affrontare i Bleus ed è su questo che ci concentreremo nei prossimi giorni”.

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