Sei Nazioni e Sanzaar verso un calendario globale

Principi chiave e idee per il futuro: le due organizzazioni lavorano per un nuovo domani ovale

ph. Sebastiano Pessina

Il processo di dialogo è ufficialmente iniziato. Il Board del Sei Nazioni e quello di Sanzaar, che cura gli interessi del Rugby Championship e del Super Rugby nell’Emisfero Sud, hanno infatti prodotto un comunicato congiunto iniziando ad affrontare la tematica relativa alla gestione del calendario globale.

Un argomento chiave per il futuro, attenzionato – non a caso – da entrambi i candidati alla presidenza di World Rugby e anche dal rieletto presidente Bill Beaumont nella sua prima conferenza stampa post elezioni.

Si legge: “A seguito di alcuni meeting internazionali avvenuti nel mese di marzo di quest’anno, SANZAAR e il Sei Nazioni hanno lavorato a stretto contatto, durante il periodo d’inattività, per sviluppare e concordare delle proposte relative a un calendario globale allineato.
Anche se potrebbero esserci preferenze diverse, le Federazioni Nazionali hanno adottato sin dall’inizio una mentalità che ha cercato di eliminare gli interessi personali riconoscendo che le partite internazionali e quelle riservate ai club possono avere vantaggi reciproci da una gestione corretta, atta a far prosperare entrambe.
Un ulteriore processo di consultazione, che coinvolgerà federazioni, club e giocatori, inizerà quando tutte le parti lavoreranno per un calendario globale allineato, in grado di fornire una “narrazione chiara e coerente.

I principi chiave che hanno sostenuto il lavoro fino ad oggi sono:

– Riduzione in maniera significativa delle sovrapposizioni fra le partite di club e partite internazionali
– Finestre di rilascio dei giocatori meglio allineate per giocatori, club e competizioni
– Migliorare il welfare dei giocatori
– Delineare al meglio le finestre delle competizioni nazionali,continentali e internazionali al fine di elevarne il livello di competitività
– Definire percorsi chiari per le nazioni emergenti, attraverso la composizione di Test Match che siano sempre più inclusivi
– Ampliare il valore delle competizioni attirando offerte commerciali potenziate
– Ripristinare la fiducia del pubblico nei valori fondamentali del rugby mostrando una forte leadership collettiva, nei migliori interessi del gioco.

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