Zebre Rugby, intervista a coach Bradley: “Siamo sulla strada giusta. Mi aspetto una partita a basso punteggio”

La fotografia dell’allenatore degli emiliani che non vuole lasciare nulla al caso in vista di domani

zebre rugby bradley

ph. Luca Sighinolfi

È un Michael Bradley carico al punto giusto quello che abbiamo intervistato alla vigilia del primo dei due derby celtici contro il Benetton Rugby. I recenti successi lo hanno aiutato a stimolare ancor di più un gruppo che ora si sente pronto a compiere un ulteriore salto di qualità mostrando spirito competitivo, frutti del lavoro e attenzione ai dettagli, in una partita da vincere assolutamente.

 

Coach, nell’ultimo mese avete raccolto due sconfitte (una fra l’altro di misura, ndr) e 2 vittorie: rispetto all’inizio della stagione, vi sentite finalmente più confidenti in voi stessi?
Sì, sicuramente le vittorie hanno aiutato il nostro livello di fiducia e nell’ultimo mese aver raccolto due successi in due competizioni diverse non ha fatto che accrescere questo. In generale comunque non possiamo focalizzarci solo sulle ultime quattro settimane: sia nella quotidianità sia nei dettagli dobbiamo trovare la giusta via per migliorare e in questo caso sentivamo di essere da qualche tempo sulla strada giusta. Forse in alcune circostanze siamo stati un po’ sfortunati o abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo, ma abbiamo continuato ad esaminare i motivi che ci portavano alle sconfitte per cercare di capire i perchè di questo e abbiamo lavorato duro per cercare di fare meglio ed essere più consistenti.

I precedenti giocati a Parma parlando di un bilancio fatto di 6 sconfitte 2 vittorie, con 99 punti fatti e 157 subiti. Voi però siete comunque una squadra a cui piace giocare all’attacco e tentare di muovere il pallone: che partita vi aspettate quindi, ad alto o a basso punteggio?
Come allenatore mi piace vedere una squadra che tiene il pallone, ne valorizza il possesso e mette pressione sugli avversari evidenziandone i punti deboli per poi arrivare a segnare o a far fare i conti ai rivali con l’indisciplina. Questo è quello che mi auguro, ma per sabato dovremo inevitabilmente fare i conti con il meteo: è prevista pioggia a Parma in maniera costante e il campo sarà pesante, quindi non possiamo sottovalutare questo aspetto. Di solito in queste sfide e con questo clima vengono fuori partite a basso punteggio.

Tanti giocatori, fra nazionale e partite disputate contro, ormai si conoscono benissimo. Questo rappresenta un vantaggio o uno svantaggio?
Conoscersi è normale, moltissimi giocatori di entrambe le squadre hanno rappresentato la nazionale italiana in Giappone, ma quando ci si mette la maglia della propria squadra di club ognuno deve ricordare di essere un agonista professionista. Preparazione e voglia di vincere, visto che serve a entrambe, faranno la differenza. Sabato l’amicizia va messa da parte, bisogna mostrare spirito per arrivare all’obiettivo e vedere quale sarà la formazione che arriverà a prendersi la sfida.

Quale sarà, a tuo avviso, l’area di gioco fondamentale per arrivare a vincere sabato prossimo?
Lo ripeto, le condizioni del campo saranno un aspetto fondamentale da tenere sotto controllo in tutte le aree del gioco, da quelle statiche a quelle dinamiche: tutte e due le squadre potrebbero essere in grado di avere delle fasi di controllo della partita, ma la cosa importante sarà quella di mantenere in maniera precisa posizioni e distanze.

Ci dici un giocatore che toglieresti dal XV del Benetton Rugby e perche?
Il Benetton ha molti giocatori di qualità e la loro mediana credo sia un punto chiave della formazione. Quello che però l’anno scorso mi ha impressionato di più e che toglierei a loro è Ratuva Tavuyara: quando venne qui a Parma (a dicembre, ndr) marcò una bella meta raccogliendo un calcio-passaggio di McKinley ed in generale è l’elemento che, secondo me, può creare qualcosa anche dal nulla.

Di Michele Cassano

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