Non ci sarà un posto con gli All Blacks per il tre volte campione del Super Rugby, che non ha nessuna intenzione di lasciare i Crusaders
Ian Foster è stato nominato nuovo head coach degli All Blacks dalla federazione neozelandese, ma Scott Robertson, l’altro principale contendente alla panchina, non sembra essersela presa.
“C’è una certa delusione naturale, ho fatto tutto quello che potevo – ha detto il capo allenatore dei Crusaders, vincitore di tre titoli consecutivi nel Super Rugby – Loro pensano di aver scelto il migliore per quel lavoro e, davvero, durante il processo di selezione ho davvero fatto tutto quello che era nelle mie possibilità; hanno capito chi sono e quanto avrei amato guidare gli All Blacks, ed erano anche a posto con la mia visione delle cose e sul come farle, ma evidentemente non era destino.”
Nonostante la federazione neozelandese avesse annunciato di aver invitato ben 26 tecnici a sottoporre la propria candidatura per il posto di capo allenatore, fin dall’inizio era stato chiaro che i due principali candidati fossero l’ex assistente di Steve Hansen e il tecnico dei Crusaders.
“Sono stati quattro bei mesi, no? Mi sembra di aver partecipato in qualche modo a delle elezioni – aggiunto Robertson – Ho mandato un messaggio [a Ian Foster] per congratularmi con lui. Sono stati dei mesi intensi e ovviamente fra noi non c’è niente di personale. Ci siamo trovati nella stessa posizione e li vuole il meglio per sé stesso e per il paese.”
L’impressionante ruolino di marcia di Razor Robertson con i Crusaders lo ha messo sul taccuino di tantissimi club e di altrettante federazioni. La maggior parte dei giornalisti e degli osservatori, poche ore dopo la scelta, stava già speculando sulla sua prossima destinazione.
Robertson ha peraltro giocato in Francia, nel Perpignan, e non ha mai nascosto la voglia di provare ad allenare proprio Oltralpe. Tuttavia, attualmente due anni di contratto lo legano ancora alla franchigia con base a Christchurch: “Sto allenando la squadra che amo, dove ho avuto tanti grandi momenti come giocatore e come allenatore, ho un sacco di legami speciali e la possibilità di fare qualcosa di piuttosto speciale.”
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