RWC Best XV: il miglior mediano d’apertura è Jonny Wilkinson

La sfida contro Carter è stata vinta dall’inglese. Intanto, ecco i quattro candidati per il ruolo di mediano di mischia

Italrugbystats

Il sondaggio di OnRugby e Italrugbystats per definire il miglior mediano d’apertura nella storia della Rugby World Cup poteva risolversi solo con una sfida tra Dan Carter e Jonny Wilkinson. La lotta tra i due straordinari numeri 10 alla fine è stata vinta dal mediano inglese, che ha battuto il neozelandese 514 voti a 440, con uno scarto forse più ampio di quanto ci si potesse immaginare.

Cosa avrà favorito Wilkinson rispetto a Carter? Forse la maggiore iconicità, coltivata nel corso della carriera soprattutto a suon di drop – il gesto tecnico più iconico del rugby – e ovviamente grandi prestazioni nel complesso, in cui l’inglese ha sempre messo in risalto delle doti difensive notevoli. A Carter si può riconoscere probabilmente un maggiore talento puro con la palla in mano, ma all’ex All Black non è bastato per imporsi sul rivale.

Classe 1978, la storia di Wilkinson ovviamente non sarebbe la stessa senza quel drop di destro nella finale della Rugby World Cup 2003, ai supplementari. Quel momento è una grossa parte della sua narrativa, ma anche senza di esso staremmo parlando di uno dei mediani d’apertura più incisivi e influenti degli ultimi venti anni, sia per la capacità di comandare il gioco sia per la precisione dalla piazzola.

Wilkinson poi possiede una serie di record di rilievo: è il giocatore ad aver segnato più punti (227), più piazzati (58), più drop (14) nella storia della Rugby World Cup. È anche l’unico ad aver segnato dei punti in due finali del Mondiale: nel 2003 e nel 2007, quando l’Inghilterra perse contro il Sudafrica a Parigi.

I risultati dei sondaggi per il miglior mediano d’apertura

Semifinali
Dan Carter vs Andrew Mehrtens 803-46
Jonny Wilkinson vs Stephen Larkham 746-70

Finale
Jonny Wilkinson vs Dan Carter 514-440

Come funziona il nostro sondaggio

Nel corso delle settimane, per ciascuno dei quindici ruoli proporremo quattro nomi, con due semifinali e una finale per definire ogni volta il vincitore. A deciderlo sarete voi utenti con il vostro voto, che potrete esprimere in due modi sui nostri social: su Facebook, scegliendo la reaction abbinata al giocatore nei post che pubblicheremo, oppure attraverso i sondaggi che inseriremo nelle nostre Stories su Instagram (a proposito: seguiteci anche lì se ancora non lo fate, perché durante la Rugby World Cup condivideremo diversi contenuti “live” dal Giappone che non troverete sul sito).

Al termine di ogni finale, pubblicheremo un articolo sul vincitore e allo stesso tempo lanceremo i nomi scelti per le semifinali dell’altro ruolo da votare.

I nomi verranno selezionati dalla redazione di OnRugby e dai ragazzi di Italrugbystats: terremo conto delle valutazioni tecniche dei giocatori ma anche della loro eredità storica all’interno delle Rugby World Cup di cui sono stati protagonisti.

Il prossimo ruolo: mediano di mischia

I quattro candidati

Fourie du Preez
Sudafrica
Anno di nascita: 1982
Rugby World Cup giocate: 2007, 2011, 2015

Il metronomo del Sudafrica campione del mondo, ma non solo. Giocatore di una classe e di un’intelligenza superiore a diversi pari ruolo del suo tempo, aveva come caratteristica principale uno straordinario timing nel rilascio del pallone e un’eleganza unica nel passaggio. Qualcuno lo aveva considerato finito in un paio di occasioni, ma du Preez ha sempre dimostrato di poter alzare il suo livello, mai di abbassarlo. Il suo ultimo atto con la maglia degli Springboks, nel 2015, è stato magistrale.

George Gregan
Australia
Anno di nascita: 1973
Rugby World Cup giocate: 1999, 2003, 2007

Con 139 presenze è il terzo giocatore con più cap a livello internazionale, mentre con il suo estro e la sua fantasia è stato uno dei mediani di mischia talentuosi e memorabili nella storia del gioco. Veloce, esplosivo e imprevedibile nelle scelte in campo, Gregan ha trascinato i Wallabies prima alla vittoria nella Rugby World Cup 1999 e poi alla finale del 2003. In pochi avrebbero potuto, possono o potranno permettersi il suo stile di gioco così spavaldo.

Justin Marshall
Nuova Zelanda
Anno di nascita: 1973
Rugby World Cup giocate: 1999, 2003

I primi anni ’70 hanno dato luce a tanti mediani di mischia dalle doti straordinarie. Justin Marshall è stato uno di questi e, anche se quegli All Blacks non hanno mai nemmeno giocato una finale di Rugby World Cup, il suo impatto nella storia del gioco e della nazionale neozelandese è sempre di grande rilievo. Con quel cognome, tra l’altro, il ruolo di mediano di mischia che impone il ritmo e la velocità dell’incontro gli si addiceva perfettamente.

Joost van der Westhuizen
Sudafrica
Anno di nascita: 1971
Rugby World Cup giocate: 1995, 1999, 2003

È stato il mediano di mischia della Rugby World Cup 1995, il mediano di mischia che ha placcato Jonah Lomu quando sembrava impossibile farlo e un giocatore di indiscusso talento. Atleta completo, con una visione di gioco totale e un rilascio di palla fulmineo, van der Westhuizen è stato un numero 9 moderno già in quei primi anni di professionismo, aiutato anche da un fisico imponente per il ruolo. È morto nel 2017, dopo essersi ammalato di Sla nel 2011.

I sondaggi inizieranno nei prossimi giorni

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