Top 12: le dichiarazioni dei protagonisti dopo la 17esima giornata

Properzi loda Rovigo, meno contento Brunello del suo Calvisano. Soddisfazione in casa Viadana e San Donà

rovigo guido barion top 12

Guido Barion, Rovigo (ph. Tommaso Del Panta)

I titoli principali dopo la 17esima giornata di Top 12 non possono che essere ancora per Rovigo. I rossoblu hanno offerto l’ennesima prova scintillante domenica pomeriggio, facendo divertire il ‘Battaglini’ con le otto mete e i 52 punti segnati alle Fiamme Oro, in quello che avrebbe dovuto essere un match sulla carta più equilibrato. Gli uomini di Casellato sono riusciti a giocare ancora una volta un rugby avvolgente e totale, marcando per la quinta volta in stagione più di 40 punti.

Una vittoria resta ulteriormente significativa dai diversi infortunati e dalle condizioni fisiche con cui hanno giocato Chillon, Halvorsen e Majstorovic; quest’ultimo in particolare ha segnato due mete ed è stato premiato come Man of the Match, nonostante i sei punti di sutura per un taglio alla gamba, come riporta il Gazzettino. Franco Properzi, allenatore degli avanti, era estasiato nel post partita: “Per 60′ ho visto la squadra che ogni allenatore sogna durante la settimana. Un gioco meraviglioso, mete bellissime”.

Il coach ha comunque voluto sottolineare anche le mete subite nel finale, con cui le Fiamme Oro hanno accorciato e distanze. “I tanti cambi e qualche errore di troppo hanno portato a un rilassamento generale e abbiamo incassato tre mete nel finale. Non dovrebbe succedere: gli All Blacks spingono al massimo fino all’ultimo secondo, anche noi dobbiamo abituarci a tenere alto il ritmo per 80′. In questo momento l’unica cosa che ci manca è proprio la continuità, partite come queste ci danno fiducia ma devono servirci anche da lezione per crescere ulteriormente”.

Sorriso a metà

L’andazzo della partita tra Calvisano e Valsugana è stato simile per certi versi, anche se i bresciani hanno impressionato meno rispetto al Rovigo e non hanno soddisfatto pienamente Massimo Brunello. “Non mi piace che la squadra si accontenti; volevo più intensità che nella partita con la Lazio, ma non è stato così – ha detto il tecnico al Giornale di Brescia – Sono contento per la prestazione di Serafin Bordoli (all’esordio, ndr), credo sia ciò che cercavamo. Valsugana ha reagito e questo ha portato il voto che do alla partita ad una sufficienza striminzita. Per arrivare bene domenica col Petrarca terzo in classifica dobbiamo lavorare su tutti gli aspetti, mettendo un’altra testa e un altro atteggiamento”.

Più che un sorriso, la vittoria in casa della Lazio può al massimo far tirare fuori un ghigno di soddisfazione al Petrarca, che in casa dell’ultima in classifica vince ma non riesce a conquistare il punto di bonus offensivo. In più, Andrea Marcato dovrà fare i conti anche con la concussion subita dal centro Joaquin Riera: per soccorrere l’argentino è entrata l’ambulanza in campo, che lo ha portato in ospedale per accertamenti. Il direttore generale Beppe Artuso, al Gazzettino, ha detto che il giocatore ha trascorso anche la notte in ospedale, ma le sue condizioni sono buone.

Vittorie pesanti

Né Viadana né San Donà avevano particolari esigenze di classifica, ma le loro vittorie contro Medicei e Mogliano dimostrano che nella stagione c’è ancora tanto in palio dal punto di vista morale. I gialloneri hanno rimontato da 10-21 a 26-21 nel secondo tempo, lasciando a zero i fiorentini nella ripresa; per degli obiettivi più importanti è ormai troppo tardi, ma la squadra di Filippo Frati sembra in crescita nelle ultime settimane. “Una vittoria arrivata dopo un primo tempo sottotono – ha dichiarato l’allenatore nocetano alla Voce di Mantova –  Siamo stati troppo indisciplinati, troppi problemi nella rimessa laterale e nella gestione del possesso palla. Nella ripresa abbiamo cambiato modo di giocare, più serio ed efficace, cercando di giocare quando la zona di campo era la più adatta per farlo e alla fine sono arrivati i punti”.

Quella del San Donà, invece, è stata molto più netta e roboante, decisamente inaspettata per il divario finale (29 punti) visto che biancoazzurri e Mogliano sono di fatto sullo stesso piano. “Sapevamo che Mogliano gioca molto bene in mischia chiusa, così ci siamo preparati per contrastarli su questo piano e ci siamo riusciti – ha dichiarato Massimo Bassetto, membro dello staff tecnico, al Gazzettino – Anche perché la squadra che abbiamo trovato di fronte ci ha lasciato più spazi e più libertà di movimento di quello che ci aspettavamo. Poi è chiaro che avere siglato le mete già nella fase iniziale ha favorito tutto il resto, compresa la prestazione dei singoli in generale, che sono `venuti fuori’ molto bene”.

Decisamente contrariato Andrea Cavinato, coach del Mogliano. “Già da inizio settimana avevo intuito che i ragazzi non erano pronti ad una sfida come questa – ha dichiarato alla Nuova Venezia – La vittoria con Verona e l’appuntamento decisivo con la Lazio di domenica prossima hanno influenzato negativamente l’approccio al derby con un San Donà che ha meritato pienamente questa vittoria. Mi spiace che chi doveva dimostrare di meritarsi il suo spazio oggi non sia riuscito a farlo, ora giriamo pagina e da lunedì si torna a lavorare come si deve, perché con la Lazio vogliamo tutti centrare la salvezza matematica”.

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