Sei Nazioni femminile: i primi 160 minuti dell’Italia spiegati da Michela Sillari

Insieme alla trequarti azzurra, abbiamo parlato dello strano pareggio contro il Galles e dei prossimi impegni nel torneo

Ph. Sebastiano Pessina

Lecce, stadio Via del Mare: sul prato dello stadio salentino si affrontano Italia e Galles. E’ sabato 9 febbraio, va in scena un match valevole per la seconda giornata del Sei Nazioni Femminile 2019. La contesa inizia a buon ritmo, ma in campo c’è imprecisione. Il tempo passa e il punteggio fatica a schiodarsi dallo 0-0 iniziale. All’intervallo le ospiti chiudono in vantaggio per 0-3. Ci si aspetta una ripresa “rovente”: le azzurre impattano in concomitanza dello scoccare dell’ora di gioco, ma quel momento lo score si stabilizza sul 3-3 e da lì non si muoverà più sino al triplice fischio conclusivo. Un pareggio senza mete: una cosa probabilmente mai vista. A finire sul tabellino per l’Italia e solo Michela Sillari, che noi di OnRugby abbiamo intervistato per farci raccontare le impressioni relative a quella partita e al torneo in generale.

  • I primi 160′ di gioco

Michela, dopo le prime due giornate dei Sei Nazioni continua la vostra imbattibilità a livello internazionale e nel torneo: che consapevolezza vi dà questo?
“Sicuramente la sfida contro la Scozia ci ha dato molta fiducia, anche perchè siamo riuscite a vincere nonostante i due cartellini gialli subiti. Per quanto riguarda invece il match contro il Galles invece, la sensazione è più quella di una sconfitta, sia per me sia per le mie compagne: abbiamo avuto tante occasioni e sentiamo di aver buttato un po’ via la partita”.

Con la Scozia avete giocato una partita di sofferenza, ma molto matura, considerando anche il fatto di essere in trasferta. Pensi sia replicabile in futuro?

“Contro le scozzesi siamo state autrici di una buona prestazione, ma nel primo tempo abbiamo commesso troppi errori lasciandoci sfuggire anche delle occasioni per marcare. Sicuramente nella ripresa poi, al netto di una doppia inferiorità, abbiamo avuto una bella reazione: è stata un’esperienza da aggiungere al nostro bagaglio e da utilizzare nel caso si riproponga una situazione simile in futuro”.

  • Uno strano 3-3

Ci racconti un po’ l’inusuale partita contro il Galles?
“Il risultato è stato sicuramente molto strano. Ci siamo lasciate sfuggire delle occasioni per marcare, nel primo tempo un calcio piazzabile abbiamo preferito giocarlo in touche perchè ci sentivamo confidenti, ma non siamo riuscite successivamente ad andare in meta: è chiaro che col senno di poi sarebbe stato più facile prendersi i 3 punti, sempre se avessi centralo i pali ovviamente (ride, ndr).
Nel corso degli ottanta minuti, complessivamente, ci sono state delle piccole sbavature che non ci hanno permesso di segnare, pur avendo speso tanto”.

Cosa vi siete dette nello spogliatoio a cavallo fra il primo e il secondo tempo?
“Nello spogliatoio la nostra capitana Manu (Manuela Furlan, ndr) ci ha detto che l’unica squadra di cui dovevamo aver paura eravamo noi stesse: siamo generalmente capaci di creare tanto, ma ci sono situazioni in cui – per delle disattenzioni – buttiamo via le partite e quindi ci ha richiamato a stare più attente cercando di finalizzare al meglio. Nella ripresa infatti siamo riuscite a tenere di più il possesso riequilibrando le sorti dell’incontro, senza però riuscire a segnare i punti del sorpasso”.

Personalmente ti è mai capitata una partita di questo genere?
“In carriera ho vissuto partite molto tirate, ma mai senza mete”.

Il piazzato finale che hai mancato è stato solo frutto di stanchezza?
“Non è stata stanchezza. Era un calcio molto difficile, mi hanno chiesto se me la sentissi e in riscaldamento i tentativi verso i pali erano andati bene. Così ho deciso di provarci. Il fatto di calciare all’ottantesimo in parità, non mi era mai capitato: è stata la tensione, più che la stanchezza, a farmi un brutto scherzo”.

  • Verso il futuro

A breve l’Irlanda, in un’altra partita casalinga, e poi la volata finale con Inghilterra e Francia: cosa vi aspettate? Siete “un po’ curiose” di capire se valete il podio e quanto vi manca per insidiare le due superpotenze?
“Con l’Irlanda non abbiamo mai vinto, ma speriamo di riuscire a voltare pagina dopo la brutta partita contro il Galles e di finalizzare ogni volta che arriveremo in zona punti. Sarà importante giocarcela contro le “Verdi” e cercare di batterle, anche in un’eventuale ottica relativa alla qualificazione per la prossima Coppa del Mondo (di cui però non si conoscono ancora tutti i criteri, ndr).
Per quanto riguarda invece Inghilterra e Francia, sappiamo che sono un gradino sopra di noi potendo contare su giocatrici professioniste; dal canto nostro però speriamo comunque di fare bene”.

Di Michele Cassano

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