Il meglio della sesta giornata di Champions Cup

Un tabellone intrigante, i Saracens pigliatutto e una coppia stellare per palati fini a Parigi. Questo e molto altro in Parole e numeri

L’abbraccio tra Michele Campagnaro e Garry Ringrose (ph. Reuters)

L’ultima giornata della fase a gironi di Champions Cup ha deciso il tabellone dei quarti di finale. Le otto squadre si sapevano già, bisognava solo incastrare tutti i tasselli al proprio posto. Le partite e gli spunti interessanti non sono mancati come di consueto: li abbiamo riassunti nella nostra rubrica Parole e numeri.

6 – Gli unici ad aver chiuso il girone con sei vittorie su sei partite giocate sono i Saracens, testa di serie numero 1 del tabellone con i suoi 28 punti. Anche senza Owen Farrell in regia, sostituito egregiamente da Alex Goode, gli inglesi hanno avuto la meglio dei Warriors battendoli alla distanza dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, con tre mete a testa. Per gli inglesi è un altro avvertimento della propria forza; per gli scozzesi il segnale che ai quarti, quando le due squadre si incontreranno di nuovo, forse ci sarà poco da fare.

Previsioni – Guardando al tabellone, è difficile non credere che la finale più probabile alla fine non sarà Saracens- Leinster. Lo scorso anno si affrontarono subito, ai quarti di finale, e fu una grande partita seppur indirizzata subito dagli irlandesi. Questa volta non potranno affrontarsi prima dell’atto conclusivo. Ma la suggestione è anche un’altra: come lo scorso anno, Leinster e Munster si trovano dalle parti opposte del tabellone e potrebbero incontrarsi proprio in finale. Sarebbe la sfida definitiva.

23 – I punti finali di Edimburgo al termine del girone che si è trasformata in una vera e propria cavalcata trionfale. L’unico passo falso è arrivato alla prima giornata, in trasferta a Montpellier, tra l’altro in una partita giocata forse meglio dagli scozzesi. Richard Cockerill ha forgiato una squadra a propria immagine e somiglianza: ruvida, intelligente e pragmatica, più forte di quanto non si possa immaginare leggendo i nomi della rosa.

Leader – Ulster perdeva 13-0 al minuto 49. Sessanta secondi più tardi è entrato dalla panchina John Cooney, uno dei giocatori simbolo della squadra di Dan McFarland, ed è cambiato tutto: il mediano di mischia ha dato l’impulso decisivo ai nordirlandesi per ribaltare il risultato a Welford Road e strappare la qualificazione, che sarebbe svanita in caso di sconfitta.

100% – La percentuale di realizzazione di Joey Carbery dalla piazzola nelle ultime quattro partite: 5/5 contro Leinster, 5/5 contro Connacht, 7/7 contro Gloucester e il decisivo 3/3 contro Exeter nella partita che ha consegnato la qualificazione alla Red Army. L’apertura del Munster sembra aver definitivamente spiccato il volo negli ultimi mesi, come in tanti auspicavano con il maggiore spazio che avrebbe potuto trovare a Limerick. Per l’irlandese è un momento magico.

#RussellToZebo –  C’è qualcosa di speciale nell’asse creato a Parigi tra Finn Russell e Simon Zebo, due giocatori che potrebbero costruire attorno a loro un brand personalizzato per promuovere un certo tipo di rugby. La combo scozzese-irlandese ha colpito anche contro gli Scarlets, con il mediano d’apertura impeccabile nel tagliare tutto il campo con un diagonale per servire l’ala. La saga continua.

Fallimento – Le grandi deluse dell’ultimo turno – e in generale della Champions – sono Exeter e Montpellier. I Chiefs avevano compromesso le proprie chance di qualificazione nel girone di andata, e solo un miracolo a Thomond Park avrebbe permesso agli uomini di Baxter di accedere ai quarti. Un’impresa troppo difficile anche per una squadra organizzata e metodica come Exeter. Montpellier, invece, è caduta nelle grinfie di un Edimburgo troppo più scaltro, intelligente e preparato, confermando tutti i propri limiti. In estate erano sicuramente le favorite per passare il turno, ma si ritrovano invece già fuori dal torneo.

Italians – Michele Campagnaro ha giocato ottanta minuti contro Leinster, nella sconfitta per 19-37 dei Wasps a Coventry. Il secondo centro ha messo insieme 3 corse palla in mano per un totale di 14 metri corsi, con cui ha creato un break e battuto 4 difensori. In difesa ha collezionato 8 placcaggi e ne ha mancato uno. A Tolosa, Leonardo Ghiraldini è tornato in campo dopo un’assenza per infortunio. L’azzurro non scendeva in campo con il club dal 3 novembre scorso: come capitato quasi sempre fin qui, è entrato dalla panchina al posto di Julien Marchand, giocando 24 minuti.

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