Sudafrica, Rassie Erasmus non vuole più essere il capo allenatore dopo il 2019

Il tecnico gradirebbe onorare il suo contratto con la Federazione vestendo però i panni del Director of Rugby

erasmus sudafrica

ph. Reuters

Gli Springboks non riescono proprio a vivere un lungo periodo lontano dai tormenti. Dopo l’esonero di Allister Coetzee arrivano all’inizio dell’anno, sembra che un altro tecnico voglia allontanarsi dalla panchina dei due volte campioni del mondo: quel Rassie Erasmus che da marzo è il capo allenatore dei sudafricani.

La situazione è alquanto complessa
Che poi, l’ex guida tecnica di Munster non sta mica minacciando le dimissioni. Vorrebbe infatti che il suo contratto venisse rispettato per il ruolo a cui è stato sottoscritto: ovvero quello di Director of Rugby. “Quando ho sottoscritto l’accordo con la Federazione – afferma – sono stato nominato DoR. A quel punto pensavo che Allister Coetzee rimanesse ancora nel suo ruolo, ma non è stato così. Gli hanno chiesto di dimettersi e successivamente mi hanno fatto presente di intervenire in un’altra veste”.

Si pensa alla RWC 2019 e forse anche a Francia 2023
Sull’impegno di Rassie Erasmus verso la Coppa del Mondo che si terrà fra meno di un anno in Giappone, non ci sono dubbi ma il futuro, nonostante un lungo contratto, resta un’incognita: “Sarò il capo unico della squadra sino al 2019. Ho un contratto di sei anni, ma non è lì per assicurarmi un futuro; serve piuttosto alla Federazione per assicurarsi la pianificazione. Lo sappiamo tutti però come funzionano queste cose: se non farò bene, l’opinione pubblica spingerà per mandarmi via.

Come potrebbe ridisegnarsi la situazione
E’ chiaro che, come puntualizzato in precedenza, tutto dipenda dai risultati. Ma Erasmus sembra intenzionato a diventare solo ed esclusivamente il DoR federale: la sua idea è quella di impegnarsi nei prossimi anni in progetti riguardanti le “strutture” della SARU: dalle nazionali giovanili alle franchigie, passando per la selezione femminile (che di recente abbiamo visto, come italiani, impegnata a Prato contro le azzurre), senza dimenticare il progetto relativo al sindacato dei giocatori e le quote nere.
Questo presupporrebbe l’arrivo di un head coach a tempo pieno sulla panchina degli Springboks per condurre Kolisi e soci verso la Rugby World Cup 2023.

Di Michele Cassano

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