Il punto della situazione sul momento del trequarti azzurro

ph. Luca Sighinolfi
Le lancette dell’orologio della carriera sportiva di Leonardo Sarto, ala azzurra da 34 cap con la nazionale maggiore italiana, sono ferme allo scorso 20 gennaio. Allo Scotstoun di Glasgow, in un freddo pomeriggio invernale scozzese, va in scena il sesto turno della fase a gruppi di Champions Cup ’17/’18, con la sfida tra gli Warriors, già eliminati, e gli Exeter Chiefs a caccia di un posto in paradiso.
Leonardo gioca dal primo minuto, ma poco prima dell’ora di gioco deve forzatamente lasciare il campo a Lee Jones per un problema alla spalla. Una lussazione che, lì per lì, non sembra nulla di terrifcante, ma che nei giorni successsivi costringe il ragazzo ad un’operazione chirurgica, ponendo così fine alla sua stagione. Niente Sei Nazioni, che inizia da lì a poco, niente tour estivo nipponico con la banda di Conor O’Shea, contratto con Glasgow giunto a naturale scadenza e poi un silenzio discreto, senza particolari notizie sul suo conto.
Perché non è ancora in campo a distanza di 8 mesi abbondanti?
L’iter medico sulla via del ritorno all’attività si rivela meno fluido rispetto alle previsioni di partenza, con il ragazzo che, in primavera, si sottopone ad una seconda operazione alla spalla lussata. Tempi di recupero: circa 5 mesi, con l’ipotesi concreta del rientro in campo, a pieni giri motore, nel prossimo mese di dicembre.
Leonardo Sarto ha spiegato ad OnRugby di essere vicino alla fase terminale della riabilitazione, svolta in quel di Parma, seguito da vicino da Matteo Cavalca, un fisioterapista con specializzazione ed esperienza nel recupero da infortuni alla spalla. Ci ha inoltre confermato di essere, nonostante qualche mese difficile lontano dai campi, determinato a tornare all’apice della sua forma, nel minor tempo possibile.
Dove lo vedremo in campo?
Oggi è troppo presto per dirlo, ma il procuratore ha già avuto contatti con diverse squadre del panorama europeo, alcune delle quali, tra l’altro, dopo un approccio informativo, si sono rifatte vive, confermando le proprie attenzioni sul ragazzo. Qualcosa, dunque, si muove in tutti i sensi per il talentuoso e sfortunato trequarti classe 92′, che avrebbe ancora tutto il tempo del caso per giocarsi un posto sull’aereo prenotato dall’Italia con destinazione Giappone.
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