La comunicazione tra arbitro e TMO diverrà univoca, con l’arbitro che potrà chiedere aiuto per situazioni previste dal protocollo, mentre il TMO potrà intervenire di sua sponte solo per segnalare situazioni chiare e nette
In vista dei test di Novembre con squadre tier 1 padroni di casa, World Rugby, nell’ottica di ridurre abuso ed impatto temporale sui match del TMO, ha approvato una revisione del protocollo di utilizzo del Television Match Officer, dando di fatto maggior importanza al ruolo dell’arbitro e della squadra degli assistenti su determinate situazioni.
Il principale cambiamento riguarderà la comunicazione tra arbitro e TMO. Non vi sarà più, infatti, una comunicazione biunivoca in tempo reale tra direttore di gara e TMO, ma spetterà all’arbitro decidere se e quando usufruire del sostegno della tecnologia. Viceversa il TMO potrà segnalare di propria sponte solamente circostanze fallose chiare e nette.
Le situazioni previste dal protocollo nelle quali un arbitro, coadiuvato più attivamente dagli assistenti (che avranno ben più responsabilità, quando consultati dal direttore di gara), potrà rivedere un’azione al TMO restano immutate, ma anche in questo caso, ma per appellarsi all'”aiuto tecnologico”, ci dovranno essere circostanze nette e chiare, due aggettivi che fanno spesso capolino nel comunicato di World Rugby.
Qui il nuovo protocollo completo.
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