Pro14: gli Ospreys hanno una marcia in più e fermano le Zebre

I gallesi vincono 22-8, al termine di una gara sempre sotto controllo

ph. Luca Sighinolfi

Zebre Rugby ed Ospreys si affrontano allo Stadio Lanfranchi di Parma in una sfida valida per il quinto turno di Guinness Pro14 ’18/’19. Le due compagini, entrambe facenti parte della conference A, sono reduci da due partite estremamente differenti l’una dall’altra, sia per risultato che per prestazione. Le Zebre arrivano dalla sconfitta piuttosto deludente di Newport, contro i Dragons, mentre i gallesi dal successo prezioso contro il Benetton Rugby. Michael Bradley lancia dal primo minuto Guglielmo Palazzani, Gabriele Di Giulio ed Apisai Tauyavuca, ritrovando in mezzo al campo la coppia Castello-Boni, vista più volte anche in maglia azzurra la scorsa stagione. Clarke, invece, punta ancora una volta sulla formazione molto simile a quella tipo dell’avvio di stagione, schierando dal primo minuto gli internazionali George North e Justin Tipuric, due dei giocatori più in forma dell’intero torneo.

Al terzo minuto Sam Davies apre le marcature dalla piazzola, mandando a bersaglio un calcio piuttosto facile, generato da un placcaggio alto zebrato in zona rossa. Si apre poi un periodo di 10 giri d’orologio abbondanti caratterizzato da una battaglia suon di calci tattici, ben eseguiti sia da Palazzani, da un lato, che da Sam Davies dall’altro.

Poi, al 13′, ingenuità di Mattia Bellini, che porta dentro la propria area di meta un ovale da annullare, senza particolare pressione su di lui. Ne consegue una mischia sui 5 metri per i gallesi, che puniscono subito: possesso mantenuto con facilità e ovale tra le mani di Aled Davies, che distribuisce con precisione, premiando la linea di corsa vincente di Luke Morgan. Prima marcatura pesante del match convertita da Sam Davies, che sigla così il 10-0 ospite al quarto d’ora. Le Zebre reagiscono al primo strappo ospite e provano ad imbastire degli attacchi ficcanti, che subiscono accelerazioni importanti quando il pallone passa tra le mani di un ispirato Edoardo Padovani, ma si spengono spesso a causa di troppi turnover strappati da Tipuric e compagni.

Poco prima della mezzora, gli Ospreys tornano in zona rossa e portano a casa punti. Prima Morgan scappa nuovamente alla difesa di Parma, bruciando tre difensori, prima di venir portato fuori dal campo ad un passo dalla linea di meta. Sulla touche, però, le Zebre perdono palla, i ragazzi di Clarke sviluppano un multifase senza intoppi e puniscono con il drop preciso di Sam Davies per il 13-0. Il margine di svantaggio inizia ad essere pesante per gli italiani, che, tuttavia, dimostrano nelle gare casalinghe, di aver fatto uno step mentale positivo rispetto al recente passato, riversandosi con foga nei 22 metri avversari ed ottenendo i primi punti della loro partita. Dopo un paio di sanzioni per fuorigioco comminate alla difesa ospite in zona rossa, infatti, capitan Castello decide di portare a casa il macinato: Canna realizza un calcio semplice per il 3-13 che sembra poter chiudere la prima frazione di gioco.

Non è così, però, perché gli Ospreys, complice l’indisciplina di Tuivaiti, beneficiano, col tempo già “rosso”, di un piazzato agevole, con Sam Davies che aggiunge altri 3 punticini al suo score e manda la gara alla pausa lunga sul 3-16.

I primi 10 minuti della ripresa sono spezzettati da eccessivi errori gestuali, soprattutto zebrati, con le due squadre che faticano a sviluppare il proprio game plan. Oltre ai troppi i palloni persi in avanti, dopo il 50′, per i padroni di casa, iniziano anche i problemi in mischia, con le Zebre che concedono un paio di penalty di troppo, uno dei quali tramutato in 3 punti da Sam Davies al 54′, per il 19-3. La partita prosegue a ritmo blando fino al minuto 65, quando si entra nella “zona Zebre”. I ducali accelerano e al 70′ arriva la meta di Tuivaiti, che concretizza una rolling maul debordante. Canna fallisce la trasformazione, con l’ovale che sbatte sul palo, e si resta così sul punteggio di 8-19. Non appena sentono un minimo la gara in discussione, tuttavia, gli ospiti rimettono a posto le cose, al 75′, andandosi a prendere un penalty in zona rossa e trasformandolo in oro grazie al piede magico di un infallibile Sam Davies. Finisce così 22-8 per gli Ospreys, sempre in controllo del match, dominanti nelle fasi statiche e troppo forti per delle Zebre tanto imprecise.

Il tabellino

Zebre: 15 Edoardo Padovani, 14 Mattia Bellini, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Gabriele Di Giulio, 10 Carlo Canna, 9 Guglielmo Palazzani, 8 Giovanni Licata, 7 Johan Meyer, 6 Jimmy Tuivaiti, 5 Apisai Tauyavuca, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti;
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani, 17 Daniele Rimpelli, 18 Giosué Zilocchi, 19 Leonard Krumov, 20 Samuele Ortis, 21 Marcello Violi, 22 Francois Brummer, 23 Giulio Bisegni;

mete: Tuivaiti (70′)
trasformazioni:
punizioni: Canna (36′)

Ospreys: 15 Dan Evans, 14 George North, 13 Joe Thomas, 12 Owen Watkin, 11 Luke Morgan, 10 Sam Davies, 9 Aled Davies, 1 Nicky Smith, 2 Scott Otten, 3 Ma’afu Fiu, 4 Bradley Davies, 5 Adam Beard, 6 Dan Lydiate, 7 Justin Tipuric (c), 8 James King;
A disposizione: 16 Scott Baldwin, 17 Rhodri Jones, 18 Tom Botha, 19 Olly Cracknell, 20 Sam Cross, 21 Tom Habberfield, 22 James Hook, 23 Cory Allen;

mete: Morgan (14′)
trasformazioni: Sam Davies (15′)
punizioni: Sam Davies (3′, 40′, 54′, 75′)
drop: Sam Davies (30′)

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