Le sorprese della seconda giornata di Top 12

Quella del Valorugby sulle Fiamme Oro, confermando la bontà della squadra emiliana. E la grande rimonta della Lazio sul Viadana

lazio

ph. Luigi Mariani

La seconda giornata del Top 12 ha avuto due importanti e inaspettati scossoni. Alla “Canalina” di Reggio Emilia, il Valorugby ha nuovamente messo in ginocchio le Fiamme Oro dopo la vittoria esterna dello scorso anno, candidandosi a tutti gli effetti al ruolo di potenziale outsider dell’anno viste le due vittorie consecutive. Al “Giulio Onesti” è la Lazio a fare la voce grossa sul Viadana, nonostante il 5-20 maturato nel corso della partita a favore dei gialloneri. Quello dei biancocelesti è un avviso molto chiaro: a Roma nessuno verrà per prendersi 4 o 5 punti troppo facilmente.

La sfida di Reggio Emilia

Quella di sabato è una vittoria di cui la società reggiana andrà particolarmente fiera, visto che 38 dei 43 punti segnati sono stati firmati da ragazzi emiliani: le mete di Costella e Mordacci e i 28 punti al piede di un Gennari impeccabile dalla piazzola ogni volta che è stato chiamato in causa. Gli uomini di Roberto Manghi si sono portati a 9 punti in classifica, uno in meno del Calvisano, e avranno ancora la possibilità di allungare la striscia vincente con la sfida di Padova contro il Valsugana la prossima settimana.

Il coach del Valorugby, intanto, si gode il momento: “Volevamo vincere e sapevamo che ci sarebbe stato da lottare fino alla fine. Abbiamo fatto il bonus, abbiamo vinto di 14 punti: possiamo dire di aver ottenuto quello che volevamo – ha detto alla Gazzetta di Reggio – Adesso dobbiamo continuare così, ogni partita è una finale, poi vediamo dove arriviamo”.

“Sapevamo di potercela giocare, poiché li avevamo già battuti anche l’anno scorso – ha detto l’ala classe 1998 Alberto Costella –  In casa, per la prima partita, ci tenevamo molto a vincere e ce l’abbiamo fatta. Rispetto al primo tempo, nel secondo siamo stati più attenti a certi dettagli, anche perché nel primo tempo le mete sono nate da tre episodi, tre regali che abbiamo fatto a loro in partita, nella seconda parte invece siamo stati più cinici”.

Nonostante un approccio al match migliore di sette giorni fa, e il cinismo del primo tempo nello sfruttare gli errori altrui, le Fiamme Oro non hanno avuto scampo. Gianluca Guidi può contare su una batteria di trequarti di primo livello nel bucare le difese nelle situazioni di gioco rotto, ma i cremisi hanno pagato dazio indisciplina e nel complesso una gestione poco oculata del match.

“Il responso del campo va sempre accettato – ha dichiarato il tecnico livornese nel post partita – Sono abbastanza dispiaciuto, perché, dopo un inizio di primo tempo a fasi alterne, in cui la squadra aveva fatto cose egregie in attacco, nel secondo tempo abbiamo pagato carissima l’indisciplina. Ci siamo disuniti e non abbiamo giocato più a rugby e Reggio ha messo la testa avanti. Dobbiamo meditare molto sui nostri errori e capire che dobbiamo giocare a rugby, perché quando lo facciamo riusciamo a tirar fuori cose interessanti”.

Un pomeriggio da ricordare

All’ora di gioco, sul calcio di punizione di Ormson che ha fissato il punteggio sul 5-20, anche i più ottimisti avrebbero faticato a scommettere su un simile ribaltone. Con tre mete in un quarto d’ora, tra il 61′ e il 76′, i biancocelesti invece hanno stupito tutti: mettendo in mostra un rugby anche molto piacevole da vedere, i capitolini hanno confezionato una notevole impresa vista la direzione che sembrava aver preso la partita, strappando cinque punti fondamentali.

“È una vittoria che ci voleva dopo il brutto stop a Rovigo – ha dichiarato l’allenatore Daniele Montella -Avevamo tanta voglia di dimostrare il nostro reale livello contro una squadra che come ci aspettavamo, ha fatto di tutto per vincere fino all’ultimo. Abbiamo subito un’altro match sabato prossimo a Verona e dovremo dimostrare nuovamente di essere pronti a replicare prestazioni come quella messa in campo oggi nel secondo tempo”.

“Penso sarà la squadra che potrà dare più sorprese”, ci aveva detto Filippo Frati parlando della Lazio in settimana. La prima è stata servita proprio a scapito della formazione allenata dal nocetano, che sul 5-20 difficilmente si sarebbe aspettato il crollo dei suoi negli ultimi venti minuti.

“Non è facile trovare le parole per commentare questa partit – ha detto alla Voce di Mantova – Inizio con il fare i complimenti ai nostri avversari e al loro allenatore Montella per non aver mai mollato anche quando a 20′ dalla fine era sotto di 15 punti. Siamo venuti a Roma per giocare un rugby che non ci appartiene, di questo me ne assumo la responsabilità – continua Frati – Ho chiesto ai ragazzi di giocare un rugby chiuso, di non muovere mai la palla nella nostra metà campo e approfittare degli errori fatti dai nostri avversari nella loro. Evidentemente ho sbagliato”.

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