Pronostico rispettato per i veneti. Decidono, nella ripresa, le mete di Delfino e Rossi

Ph. Ettore Griffoni
La partita inizia con un primo quarto d’ora in cui le squadre si sfidano più che altro sul territorio. Menniti-Ippolito e Buscema calciano spesso spostando i compagni da una parte all’altra del campo, senza però creare potenziali situazioni di pericolo; anche perchè alla mano, gli errori di handling, sono davvero tanti. Il primo brivido di giornata lo regala quindi una meta annullata a Bianchi: il terza linea cremisi infatti, scappato in maniera vincente sugli sviluppi di una touche offensiva, si allunga andando oltre ma il suo movimento – a seguito di un placcaggio – viene giudicato “doppio ” dall’arbitro, che annulla la segnatura lasciando sullo 0-0 le squadre. Per vedere il punteggio sbloccarsi è necessario attendere la mezz’ora, quando una punizione guadagnata dai padroni di casa vede Menniti-Ippolito trasformare al piede i punti del 3-0.
Gli ospiti reagiscono e prima che il direttore di gara mandi tutti negli spogliatoi piazzano la zampata del sorpasso: il Petrarca commette un fallo che regala alla formazione capitolina la possibilità di arrivare in attacco. Ne nasce una situazione offensiva che si sviluppa a seguito di una mischia. Gli uomini di Guidi vanno all’azione di forza e con Iacob trovano il momento giusto per sfondare e andare in meta. Buscema non riesce a convertire, ma al break la situazione si sistema sul 3-5.
Il secondo tempo si apre con i veneti subito in pressione. Dalla panchina Marcato fa entrare capitan Saccardo, che in rimessa laterale fa subito la differenza portando a terra il pallone per i suoi. Il Petrarca si impossessa quindi dell’ovale e sull’asse Francescato-Riera trova il buco nella difesa rivale per andare in meta in mezzo ai pali. La conversione non crea problemi, i padroni di casa si portano sul 10-5. Al cinquantesimo però, i primi classificati della regular season devono fare i conti con l’indisciplina: Scarsini infatti viene ammonito lasciando i patavini in quattordici. L’effetto dell’inferiorità si percepisce subito. In un amen le Fiamme Oro organizzano un offensiva vincente, che vede Quartaroli allungarsi lateralmente per andare a segnare. Anche questa volta, Buscema manca l’appuntamento con i due punti addizionali. E’ 10-10.
Per il Petrarca al cinquantasettesimo, poi, piove sul bagnato: anche a Santamaria infatti, per un in-avanti ritenuto volontario, viene sventolato il cartellino giallo in faccia. I bianconeri si ritrovano in tredici, ma nella prima azione difensiva dei padovani è Rossi a salvare una meta quasi praticamente già fatta causando anche il tenuto avversario. Il Geremia esplode, mentre Scarsini dopo qualche minuto riprende il suo posto in prima linea. Intanto dalle panchine arriva la prima girandola di cambi.
Si oltrepassa l’ora di gioco, e dal sessantasettesimo al settantesimo il Petrarca sferra l’uno-due decisivo per risolvere la contesa: prima arriva la meta di Delfino, che finalizza il lavoro di una maul dominante e abrasiva, poi quella a tutta velocità di Rossi, il quale sfrutta un in-avanti dei rivali per raccogliere l’ovale e scatenare tutti i suoi cavalli battendo la difesa capitolina. L’equilibrio si rompe definitivamente, Menniti-Ippolito è impeccabile dalla piazzola addizionando i punti delle conversioni che valgono il 24-10.
E’ un colpo troppo duro da subire per i cremisi che vanno al tappeto. La reazione dei romani si traduce in qualche attacco sterile. Nostran (oggi eletto Man of the Match) e soci si sono dimostrati superiori staccando il biglietto per la finalissima del 19 maggio.
Petrarca: Ragusi, Capraro, Riera, Bettin, Rossi, Menniti-Ippolito, Francescato, Trotta, Nostran (c), Conforti, Cannone, Gerosa, Rossetto, Santamaria, Borean.
A disposizione: Acosta, Delfino, Scarsini, Saccardo, Michieletto, Lamaro, Navarra, Rizzi
Marcatori Petrarca
Mete: Riera (47), Delfino (67), Rossi (69)
Conversioni: Menniti-Ippolito (48, 68, 70)
Punizioni: Menniti-Ippolito (31)
Fiamme Oro: Edwardson; Sepe, Quartaroli, Gabbianelli, Bacchetti; Buscema, Parisotto; Amenta, Cristiano, Bianchi; Cornelli, Fragnito; Iacob, Kudin, Zago
A disposizione: Moriconi, Cocivera (Iovenitti), Ceglie, Duca, Licata, Bergamin, Calabrese, Massaro
Marcatori Fiamme Oro
Mete: Iacob (39), Quartaroli (52)
Conversioni:
Punizioni:
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