Speciale Serie A 2017/2018: prima puntata, l’Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951

Il CUS Torino è una delle neopromosse. Tutto ebbe inizio con Primo Nebiolo

ad majora

Prende il via la seconda edizione dello Speciale Serie A promosso da OnRugby. In questo viaggio lungo la Penisola italiana, daremo spazio alle storie e ai successi dei club del campionato cadetto, che hanno raccolto il nostro invito e fornito il materiale per poter realizzare il nostro progetto di dare visibilità alle squadre italiano. La prima puntata ha sede in Piemonte.

 

 

Un po’ di storia

Tutto iniziò nel 1951, quando l’allora presidente, il grande Primo Nebiolo, dimostrando attaccamento a questo sport, fece confluire nella struttura cussina la squadra dei Tacu Boys dell’ingegner Andrea Ardissone, che era in difficoltà finanziarie e aveva bisogno d’iniezioni di risorse ed energie.
Si partì dunque dalla serie B ereditata dai Tacu e nel giro di poco arrivò la promozione. Nel ’55-’56, grazie anche all’innesto degli atleti della Ginnastica Torino, che erano stati campioni d’Italia nel ’46-’47 (fu l’unico tricolore della storia approdato nel capoluogo subalpino), avvenne il salto in serie A.

La matricola iniziò subito a farsi rispettare e alla sua prima esperienza nel gotha della palla ovale si piazzò al secondo posto. Raggiunse la finale e cedette nel doppio confronto al Parma, che si reinsediò sul trono su cui era stato nel ’54-’55, fermando a quota quattro la serie di scudetti consecutivi del Rovigo, e nel ’49-’50.
Seguirono altre tre stagioni nella massima serie. In quel periodo si segnalarono il trequarti Natale Molari, che giocò anche in Nazionale, e Carlo Guglielmino e Carlo Falletti, anche loro convocati in azzurro. La migliore linea dei trequarti d’Italia di quei tempi era proprio quella cussina. Nel ’59-’60 gli universitari retrocessero nella serie cadetta, che era chiamata serie A, essendo la categoria maggiore denominata Eccellenza, dove rimasero comunque al vertice e proiettarono in Nazionale Walter Rista.

 

Nel ’64-’65 arrivò la discesa in serie B, che non frenò le ambizioni cussine, come dimostrò la finale di Coppa Italia raggiunta nel ’66-’67, dopo aver eliminato il Bologna a tavolino e il Petrarca, il Rovigo e l’Amatori Milano sul campo. Nel’atto conclusivo, che si svolse nella capitale, il CUS Roma si affermò per 15-3.
Negli anni ’70 molti giocatori andarono a rinforzare l’Ambrosetti e nel ’72-’73 il Cus scese in serie C. Sarebbe risalito in B nel ’74-’75, per poi retrocedere nuovamente in C due anni dopo e rimanervi. Nel 2000-2001 si realizzò la fusione con il San Mauro e il club universitario perse la prima squadra, che ritrovò nel 2004-2005, con l’accordo con il Valledora. Nel 2006-2007 venne firmata anche un’intesa con il Volvera.

 

Nel frattempo, nel ’98-’99, era partito un progetto sul settore giovanile, che fu sostenuto con forza dal presidente Riccardo D’Elicio e affidato alla cura tecnica di Benedetto Pasqua e Mattia Basile.
Si cominciò dalla compagine Under 12 e furono proprio quei ragazzi, che si inserirono alla perfezione nel gruppo preesistente del Volvera, che propiziarono la scalata del più recente passato.
Sotto la guida del responsabile di sezione Paolo Sacco il CUS Torino ha vissuto uno dei periodi più esaltanti della sua storia. Dalla serie C regionale, con tre salti di fila, l’ultimo dei quali nel 2009-2010, la squadra allenata dal coach neozelandese Regan Sue si è proiettata in serie B, dove cinque anni fa da matricola ha sfiorato i playoff, piazzandosi al quarto posto.

 

All’insegna del miglioramento continuo, quattro stagioni fa gli universitari si sono qualificati per gli spareggi promozione, piazzandosi secondi al termine della regular season, alle spalle del CUS Genova. Pur sconfitti di misura nel doppio confronto contro il CUS Padova, sono risultati il migliore team fra quelli eliminati e hanno così ottenuto il meritato ripescaggio.
La presenza nel girone B della serie A è stata onorata con il massimo impegno da un gruppo molto giovane, che stringendosi a pugno ha saputo superare le difficoltà connesse con la mancanza di esperienza e i molti infortuni. Il settimo posto finale all’esordio, a soli quattro punti dalla terza posizione, e il secondo quattro stagioni fa hanno posto le basi per progredire ancora, come ha confermato l’agevole salvezza conquistata nel campionato di A unificato, sotto la guida del sudafricano Andre Bester.

 

L’estate successiva ha portato cambiamenti in casa CUS, con l’arrivo come direttore tecnico di Lucas D’Angelo, italo-argentino già al CUS per quattro stagioni in veste di atleta, contribuendo alla salita dalla serie C alla A. Con un gruppo molto rinnovato, i cussini hanno lottato fino all’ultimo minuto dell’ultima partita per la salvezza, mancata per un solo punto. Il pronto riscatto è arrivato l’anno scorso, con una serie B disputata da protagonisti: primo posto al termine della regular season, con un bilancio di 18 vittorie e sole quattro sconfitte, e dominio nei playoff ai danni del Rugby Napoli Afragola.

 

 

 

Bacino di riferimento

Il bacino di riferimento è prevalentemente torinese e universitario, essendo quasi tutti i giocatori studenti o neolaureati.
C’è poi il Progetto Agon, che coinvolge, oltre al CUS Torino, il CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano), l’Edisu (Ente per il Diritto allo Studio Universitario), il Politecnico e l’Università di Torino e assegna agli elementi più meritevoli, per i risultati scolastici e sportivi ottenuti, delle borse di studio, che garantiscono agevolazioni, quali iscrizione gratuita ai corsi di laurea, accesso agevolato alle residenze e ai ristoranti universitari e altro ancora.
Il progetto ha permesso di portare a Torino, per motivi di studio, giovani provenienti da Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna, che sono entrati a far parte della nostra squadra.

 

 

Allenatori e giocatori celebri

Prodotto del CUS Torino è il terza linea Filippo Cristiano, che ha militato nel Calvisano, nei Cavalieri Prato, nel Rovigo e nelle Zebre in Guinness Pro 12 e attualmente è alle Fiamme Oro.
Il pilone George Iacob ha giocato nel Petrarca Padova,nel Rovigo e ora è nelle Fiamme Oro in Eccellenza ed è permit player delle Zebre, nonché convocato nella Nazionale Emergenti.
Il trequarti Dennis Perju ha militato nell’Aquila e ora è in Romania allo Steaua Bucarest ed è stato convocato spesso in Nazionale maggiore. L’altro trequarti Edward Reeves è al San Donà in Eccellenza.
Hanno lasciato tutti degli ottimi ricordi e tornano a far visita al club, compatibilmente con gli impegni con le rispettive società
Nella rosa attuale spicca Luca Zini che nell’ultimo anno è stato chiamato costantemente nella Nazionale Seven.

 

 

Obiettivi Prima Squadra stagione 2017/18

L’obiettivo della prima squadra per la stagione in corso, non essendoci retrocessioni, sarà di far crescere il gruppo attraverso la concorrenza interna, per riuscire a raggiungere ogni domenica in campo il migliore risultato possibile

 

 

 

Rosa Prima Squadra 2017/18


Avanti

Piloni e tallonatori: Paolo Martina (Rivoli 12/4/88 1,75 mt. 104 kg), Roberto Modonutto (Torino 11/1/87 1,82 mt. 112 kg), Adriano Nicita (Ragusa 25/9/93 1,82 mt. 123 kg),
Lorenzo Novello (Torino 25/9/1996 1,78 mt. 104 kg), Mattia Racca (Torino 21/10/95 1,82 mt. 124 kg), Nevio Racca (Torino 1/7/1996 1,77 mt. 82 kg)
Seconde linee: Stefano Fatica (Campobasso 25/9/95 1,91 mt. 106 kg), Gianmarco Perrone (Torino 28/10/96 1,92 mt. 104 kg), Edoardo Toresi (Roma 27/6/93 1,87 mt. 105 kg)
Terze linee
: Andrea Merlino (Rivoli 7/7/91 1,85 mt. 98 kg), Carlo Maria Mori (Parma 6/12/1991 1,85 kg 93 kg), Giorgio Polla (Torino 11/7/94 1,78 mt. 91 kg), Piergaspare Spinelli (Prato 31/7/94 1,87 mt. 95 kg), Sergiu Ursache (Romania) (11/10/88 1,91 mt. 114 kg)

 

Trequarti

Mediani di mischia: Andrea Campagna (Torino 27/9/98 1,71 mt. 71 kg), Elia Mantelli (Calvisano 15/01/96 1,79 mt. 84 kg), Giuseppe Morabito (Perugia 13/12/96 1,70 mt. 73 kg)
Mediani di apertura: Giovanni Grillotti (Sondrio 19/6/97 1,84 mt. 81 kg), George Reeves (Torino 22/6/98 1,77 mt. 83 kg)
Centri/Ali/Estremi: Giulio Alessandrini (Torino 14/12/95 1,78 mt. 83 kg), Nicholas Amadasi (Viadana 31/12/92 1,70 mt. 76 kg), Samuele Bianco (Torino 7/10/96 1,80 mt. 87 kg), Facundo Bontempo Lopez (Argentina) (1998 1,86 mt. 95 kg), Andrea Caputo (Napoli 6/11/98 1,75 mt. 89 kg), Gian Mattia Cisi (Torino 30/1/98 1,84 mt. 91 kg), Alberto Dezzani (San Mauro 14/1/91 1,90 mt. 95 kg), Francesco Failla (Ragusa 20/4/96 1,77 mt. 87 kg), Alessio Lozzi (Torino 4/8/97 1,91 mt. 91 kg), Gregory Sacco (Torino 11/2/98 1,72 mt. 91 kg).

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