Simone Favaro, un lungo post e alcuni puntini sulle i

“La mia scelta è stata dettata pure da fattori esterni che non riguardano minimamente le mie condizioni fisiche”

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Ha destato non poco stupore la notizia che Simone Favaro la prossima stagione giocherà con le Fiamme Oro in Eccellenza, dopo sette anni di Pro12 gli ultimi due a Glasgow a livelli altissimi di gioco. Il flanker ha pubblicato un lungo post – che riportiamo integralmente -in cui mette alcuni puntini sulle i, in particolare sulla questione fisica che a detta di molti avrebbe condizionato il mancato ingaggio da parte di formazioni di livello superiore: “La mia scelta è stata dettata pure da fattori esterni che non riguardano minimamente le mie condizioni fisiche”, scrive Favaro.

 

 

Con questo post vorrei mettere fine a tutte le polemiche e ricordarvi che il mio unico obiettivo non è diverso da quello di molti altri che ogni giorno si trovano in situazioni simili o identiche alla mia, rendere l’Italia una top nation a livello rugbystico. Per farlo dobbiamo creare entusiasmo attorno a questo movimento, ma dobbiamo farlo uniti, in un sistema meritocratico dove i risultati parleranno e dove chi sbaglierà dovrà esserne direttamente responsabile e soprattutto pronto a pagarne le conseguenze se necessario. Chi sbaglierà dovrà essere sostituito da chi avrà la giusta motivazione e le giuste competenze, proprio come fa qualsiasi rugbysta in campo per conquistarsi la maglia che desidera indossare con onore, lo si fa dando il 100% e lo si fa rischiando infortuni gravi pur di lottare per il nostro volere. Questa regola vale dall’under 8 alla prima nazionale, il rugby è uno sport di cuore, è uno sport sano ed etico, non merita di essere inquinato da dinamiche politiche. Ecco, questo vorrei succedesse nel sistema direttivo del rugby italiano.

 

Sono molto eccitato dalla nuova esperienza di vita che mi attende. Il fatto di avere una sicurezza lavorativa che mi permetterà di poter costruire una nuova vita al termine della mia carriera sportiva è sicuramente qualcosa di raro per tutti gli sportivi che dedicano il 100% di anima e cuore al proprio sogno. Ho trovato questa situazione ideale per la mia vita perché mi permetterà di vivere nuove sfide in ambito rugbystico, e nonostante in molti vedano questa mia scelta come un declassamento o comunque come qualcosa di screditante, ci tengo a dire che in realtà affronterò il tutto con massima umiltà e tenacia, perché a differenza di ciò che molti pensano non sarà per niente semplice per me in primis. Ho scelto e accolto questo ambiente perché oltre ad avermi accolto con affetto, sono sicuro che la mia vita post-rugbystica potrà sposare perfettamente la causa della Polizia di Stato per un semplice motivo, sposa perfettamente i miei valori di uomo, oltre che di giocatore. Il lavoro che farò in campo spero servirà a dimostrare che i valori e l’educazione che ho ricevuto dalla vita e dalla mia famiglia sono degni e perfettamente in linea con le qualità richieste dalle forze dell’ordine per poterne essere parte.

 

Mi dispiace molto sentire affermazioni forti inerenti al condizionamento fisico che, a parere di molti, è stata una delle cause che mi hanno portato a questa scelta. 
Mi dispiace molto sentire certe parole dopo aver sempre dato il 100% in campo, specialmente attraverso il mio fisico che inevitabilmente può aver contribuito ad alcuni infortuni, ma del resto, lo sappiamo che quando il tuo lavoro è anche il tuo amore più grande, qualche acciacco è sempre dietro l’angolo.
La mia scelta è stata dettata pure da fattori esterni che non riguardano minimamente le mie condizioni fisiche, ve lo posso assicurare, il rugby Italiano continuerà con o senza di me. 
La decisione della Benetton Rugby è assolutamente rispettabile e ritengo Antonio Pavanello una grande persona che sicuramente crescerà molto in questa nuova posizione e porterà Treviso dove merita di stare.

 

Per concludere ribadisco il fatto di essere estremamente felice e fiero della mia scelta di vita, a prescindere dalle varie motivazioni che mi hanno portato fin qui, credo veramente sia la strada giusta per me. Sono stato colpito dal loro entusiasmo, dalle offerte ricevute, dall’accoglienza e dai rapporti umani che in questo periodo nero mi hanno fatto sentire speciale in quanto parte di qualcosa di unico, il rapporto umano è stata la motivazione maggiore che mi ha portato a questa mia scelta definitiva. 
Oltre alla mia famiglia e oltre ad una ristretta cerchia di amici che non cambierei mai, sono davvero molto entusiasta di aver trovato la mia nuova squadra.

FORZA ITALIA E FORZA FIAMME ORO,

Simone

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