Pro12: Zebre Rugby, un gran secondo tempo non basta. Vince Cardiff 30-24

I ducali pagano i primi 40′. Nella ripresa dominano, ma basta per il bonus

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

La partita inizia con i padroni di casa che costringono le Zebre sulla difensiva trafiggendoli più volte nell’arco dei primi venticinque minuti: Anscombe prima infila due piazzati nei pali, per il momentaneo 6-0, poi firma la meta che mette tredici punti di distacco fra le rivali in campo a Cardiff; ma non è finita qui. Sul successivo calcio d’inizio alla meta dell’apertura infatti è Aled Summerhill a ricevere il pallone e battere tutti al largo, in maniera simile alla prima marcatura pesante del match, per la seconda realizzazione dei gallesi. Si va sul 20-0.
La reazione delle Zebre si traduce in un contrattacco che porta Van Zyl ad entrare per la prima volta nei ventidue metri avversari. Sul placcaggio all’ala degli emiliani si sviluppa un’azione offensiva stoppata irregolarmente da un placcaggio di Nick Williams: l’arbitro dopo aver consultato il TMO estrae il giallo e concede punizione. Canna trova i primi tre punti per i bianconeri al ventisettesimo.
I dieci minuti di superiorità numerica non producono niente dal punto di vista dello score per la squadra di Jimenez, anzi da registrare v’è ancora una punizione concessa in maniera nuovamente indisciplinata su cui Anscombe non si fa pregare per trasformare, ma spostano e non di poco il baricentro del gioco. Dopo un’azione tambureggiante caratterizzata da un offload di Bellini, Canna avrebbe l’opportunità di schiacciare l’ovale oltre la linea ma viene tenuto alto da un difensore dei Blues che interrompe l’azione dell’apertura sul più bello. La ripartenza dalla mischia non offre seconde chance. Il primo tempo si chiude quindi sul 23-3.

 

 

 

Il secondo tempo si apre con l’intercetto di Federico Ruzza nei ventidue metri difensivi e la ripartenza della seconda linea, che però viene placcato quando gli mancavano soltanto cinque metri per depositare l’ovale sotto ai pali. E’ l’estremo Rhun Williams a rendersi autore del salvataggio. Le Zebre in ogni caso fanno vedere di aver voglia di riaprire la partita. Al cinquantesimo, a seguito di una fase veloce di gioco, Castello e compagni entrano di forza nelle maglie della difesa dei padroni di casa costringendola ad una resistenza fallosa sia in mischia sia nel gioco aperto. La pressione porta al giallo per il pilone destro Taufa’ao Filise. La superiorità della franchigia emiliana è netta: al cinquantacinquesimo infatti l’arbitro, dopo numerosi falli commessi dalla mischia gallese, accorda la meta tecnica. Le Zebre accorciano quindi sul 23-10. Il gap quindi è parzialmente ricucito, ma sul restart i parmensi vanno in confusione due volte nel lasso di poco più di sessanta secondi: Mbandà raccoglie l’ovale ma sbaglia l’offload, poi sulla palla vagante Violi passa indietro la palla a Canna che dalla linea di meta prova a liberare calciando, ma viene stoppato. Per Tomos Williams diventa un gioco da ragazzi schiacciare i punti del 30-10, che potrebbe assumere poi le sembianze di un parziale più largo se il direttore di gara – coadiuvato ancora dal TMO –  non annullasse un’altra azione firmata dal mediano di mischia britannico, viziata da un fallo. Sul capovolgimento di fronte, i bianconeri trovano una touche sui cinque metri avversari e dopo una serie di fasi a terra trovano la meta con Mbandà; il quale si dimostra abile a sbucare fra una selva di avversari per andare oltre. Canna si conferma preciso dalla piazzola per il 30-17.
Superata l’ora di gioco, in campo inizia la girandola di cambi. Sul rettangolo di gioco c’è un po’ di confusione. Le Zebre, in ogni caso, provano a continuare nei loro attacchi. Al sessantaseiesimo poi arriva una decisione che fa discutere: sugli sviluppi di una sequenza offensiva della franchigia italiana, il TMO vede un’azione irregolare e richiama l’arbitro Murphy il quale decide di estrarre un cartellino giallo ai danni di Bennett e addirittura il rosso per il subentrato Chistolini, reo di aver reagito. Un provvedimento che punisce più l’intenzione, che la reazione in se stessa.
Nonostante la sanzione subita, la squadra ospite non si perde d’animo e continua ad attaccare alla caccia di una meta che consegnerebbe almeno il punto di bonus difensivo. Al settantottesimo arriva la terza meta, griffata Van Schalkwyk. L’avanti, schierato da numero 8, è bravissimo ad uscire da una mischia con la palla in mano e portarla oltre la linea battendo le resistenze avversarie. Palazzani addiziona i due punti della conversione per il 30-24, che è anche il risultato finale.

 

 

 

Cardiff Blues: Rhun Williams; Alex Cuthbert, Rey Lee-Lo, Willis Halaholo, Aled Summerhill; Gareth Anscombe, Tomos Williams; Rhys Gill, Kristian Dacey, Taufa’ao Filise, Jarrad Hoeata, Macauley Cook, Josh Navidi, Ellis Jenkins (capt), Nick Williams
A disposizione: Kirby Myhill, Corey Domachowski, Scott Andrews, James Down, Sion Bennett, Lloyd Williams, Steve Shingler, Matthew Morgan

Marcatori Cardiff Blues
Mete: Gareth Anscombe (20), Aled Summerhill (24) Tomos Williams (58)
Conversioni: Gareth Anscombe (21,25, 59)
Punizioni: Gareth Anscombe (10,17, 31)

 

 

Zebre Rugby: Edoardo Padovani, Kayle Van Zyl, Giulio Bisegni, Tommaso Castello (c), Mattia Bellini, Carlo Canna, Marcello Violi, Derick Minnie, Jacopo Sarto, Maxime Mbandà, Federico Ruzza, Gideon Koegelenberg, Pietro Ceccarelli, Oliviero Fabiani, Andrea Lovotti
A disposizione: Tommaso D’Apice, Guillermo Roan, Dario Chistolini, Joshua Furno, Andries Van Schalkwyk, Guglielmo Palazzani, Kurt Baker, Matteo Pratichetti

 

Marcatori Zebre
Mete: Meta Tecnica (55), Maxime Mbandà (62), Andries Van Schalkwyk (78)
Conversioni: Carlo Canna (56, 63), Guglielmo Palazzani (79)
Punizioni: Carlo Canna (27)

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