Sei Nazioni: l’Irlanda piega la Francia 19-9 e vola al primo posto

I Blues partono meglio, il match gira dopo una meta annullata dal TMO agli ospiti

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ph. Reuters/Clodagh Kilcoyne

DUBLINO L’Irlanda tiene in piedi la speranza di giocarsi il torneo all’ultima partita con l’Inghilterra battendo la Francia 19-9 all’Aviva stadium. I galletti hanno confermato i progressi mostrati nelle prime due partite ma non sono stati in grado di reggere la lunga pressione dei verdi.

 

Si inizia con due perse in attacco, prima Zebo poi Le Roux dall’altra parte. I piani partita sono quelli previsti: l’Irlanda calcia molto a scavalcare, la Francia cerca il gioco alla mano. Nei primi 10 minuti nessuno entra nei 22 avversari. Due placcaggi sbagliati di Ringrose e O’Brien e un break di Serin (splendida finta e Heaslip che lo tira giù in extremis) portano alla prima punizione: Lopez in piazzola al minuto 12 dai 20 metri centrali, 3-0 Francia. Bleus ancora in attacco con un gran calcio diagonale di Lopez sul quale Zebo pasticcia, concedendo ai francesi la mischia sui cinque metri. Dopo la spinta e tre fasi Lopez calcia splendidamente verso sinistra e Lamerat schiaccia la meta. Owens va dal Tmo e fa bene perché c’è in avanti: l’Irlanda si salva per puro caso. Su questo episodio gira l’inerzia della gara, anche se Lopez manda fra i pali la punizione (c’era il vantaggio per i galletti) e porta gli ospiti sul 6-0.

 

L’Irlanda entra per la prima volta nei 22 avversari sul finire del primo quarto ma la difesa francese è attenta e spara via dei gran calci a liberare. È Murray a suonare la carica, rompendo la linea e prendendo un fallo sui 25 metri sul quale i verdi vanno in rimessa laterale, ma Best fa in avanti e la Francia si salva con la mischia (Furlong cede). L’Irlanda resta avanti ma pressione verde, per quanto intensa, non trova sbocchi, fino a quando una magia di Sexton (finta, corsa e calcetto in avanti) costringe Huget ad annullare in affanno su pressione di Earls. L’Irlanda vince la mischia e sceglie ancora di non calciare. Sulla seconda mischia le cariche di Henshaw prima e Murray portano alla meta del mediano di apertura: al 31’ è 7-6 con la trasformazione di Sexton.

 

I verdi continuano a spingere, la difesa francese adesso è in affanno e inizia a placcare alto (Vahaamahina si prende un rimprovero ma non il giallo per un fallo su Ringrose). Il game plan dell’Irlanda prevede evidentemente di non calciare mai ma dopo due falli sui cinque metri i francesi costringono al tenuto e spediscono l’Irlanda sui propri 10 metri con un gran calcio di Picamoles. Il primo tempo si chiude con un’altra lunga azione offensiva irlandese nei 22 avversari che non porta punti perché alla fine arriva un in avanti.

Si ricomincia con l’Irlanda ancora in avanti. Un velo di Heaslip dà la mischia alla Francia, sulla quale Serin fa blocco su Murray: punizione da 18 metri centrali che porta i verdi sul 10-6. Un in avanti di Fickou chiude il primo tentativo offensivo francese dopo molto tempo. Verdi ancora avanti ma con istruzioni diverse: adesso bisogna portare a casa i quattro punti e si deve calciare. Ci pensa Sexton con un gran drop da oltre 40 metri a portare l’Irlanda sul 13-6 al 50’. Poi Huget perde in avanti una palla su un calcio ancora di Sexton e inizia l’azione che porta ancora l’apertura irlandese in piazzola da 26 metri al 55’: 16-6.

 

All’improvviso Spedding rompe l’assedio irlandese nei propri 22 con un gran break, vanificato da un in avanti di Nakaitaci sui 25 metri. Si entra nell’ultimo quarto con l’inerzia della gara tutta in verde. I cambi danno nuova spinta ai blues: Tolofua, Machenaud e Ollivon (con Picamoles cha va a fare l’ala sinistra) rodanno vita agli ositi ma Atonio commette fallo su un raggruppamento e l’Irlanda torna in avanti, ma per poco. La Francia spinge e Joe Schmidt manda in campo Peter O’Mahony per uno stanco O’Brien.

 

La Francia ha ripreso vigore e spinge per molti minuti, fino a quando Lopez conquista e manda fra i pali la punizione che riporta la Francia a -7 (16-9). L’Irlanda ha dovuto abbandonare da tempo l’idea del bonus point e Jackson, entrato da poco per Sexton, conquista e manda fra i pali al 76′ il calcio del 19-9. A quel punto però la partita aveva detto da tempo tutto quello che doveva.

 

Finisce 19-9 e la folla di Dublino lascia lo stadio con la speranza di poter arrivare a sfidare l’Inghilterra il 18 marzo con la possibilità di vincere il torneo. Una speranza che però passa da una vittoria a Cardiff fra 15 giorni, cosa tutt’altro che facile.

 

 

Ireland: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Simon Zebo, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 Jamie Heaslip (c), 7 Sean O’Brien, 6 CJ Stander, 5 Devin Toner, 4 Donnacha Ryan, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Jack McGrath
A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Cian Healy, 18 John Ryan, 19 Iain Henderson, 20 Peter O’Mahony, 21 Kieran Marmion, 22 Paddy Jackson, 23 Andrew Trimble

Marcatori Irlanda

Mete: Conor Murray (31′)

Trasformazioni: Johnny Sexton (31′)

Punizioni: Johnny Sexton (46′, 53′), Paddy Jackson (75′)

Drop: Johnny Sexton (50′)

Francia: 15 Scott Spedding, 14 Yoann Huget, 13 Rémi Lamerat, 12 Gaël Fickou, 11 Noa Nakaitaci, 10 Camille Lopez, 9 Baptiste Serin, 8 Louis Picamoles, 7 Kévin Gourdon, 6 Bernard le Roux, 5 Yoann Maestri, 4 Sébastien Vahaamahina, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Cyril Baille
A disposizione: 16 Christopher Tolofua, 17 Uini Atonio, 18 Eddy Ben Arous, 19 Julian Le Devedec, 20 Charles Ollivon, 21 Maxime Machenaud, 22 Henry Chavancy, 23 Djibril Camara

Marcatori Francia

Mete:

Trasformazioni:

Punizioni: Camille Lopez (12′, 18′, 74′)

 

Arbitro: Nigel Owens (Galles). Assistenti: Wayne Barnes (Inghilterra), Luke Pearce (Inghilterra). TMO: George Ayoub (Australia).

di Damiano Vezzosi

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