Sei Nazioni Femminile: Terzo turno, occhi puntati su Donnybrook

Italia di scena sabato allo Stoop contro le Red Roses. Stasera si apre con Scozia-Galles

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

EDIMBURGO – Il Sei Nazioni Femminile è pronto a vivere il terzo turno dell’edizione 2017, che si aprirà stasera dal Broadwood Stadium di Cumbernauld (kick off 6.20pm, le 19:20 italiane, diretta su Scottish Rugby TV – a questo link) con la sfida tra Scozia e Galles. La prima edizione del ‘nuovo corso’ ha, finora, attratto 2,2 milioni di spettatori davanti agli schermi per vedere le partite delle prime due giornate, un numero decisamente incoraggiante.

 

Scozia e Galles sono reduci da pesanti rovesci nel turno precedente, rispettivamente contro Francia (55-0 a La Rochelle) e Inghilterra (0-63 a Cardiff in un match chiuso dopo 23′) e scenderanno in campo con il chiaro intento di dimenticare l’ultima uscita, possibilmente con una vittoria. Le ultime due sfide tra le nazionali ‘celtiche’ ha visto le gallesi prevalere, ma come abbiamo già avuto modo di dire la Scozia sta crescendo esponenzialmente, anche e soprattutto dal punto di vista mentale, come conferma Rhona Lloyd: “Contro l’Irlanda abbiamo fatto molto bene, finita la gara avevo una sensazione positiva. La nostra prestazione è stata molto buona e ci ha dato molta fiducia in vista delle prossime due gare casalinghe, contro Galles e Italia. Mentre la Francia gioca un rugby molto veloce, con tanti offload, ed è quasi sempre imprevedibile, il Galles è una squadra più ‘compassata’ e in generale credo siamo pronte alla sfida. Ci crediamo, dopo la gara contro l’Irlanda abbiamo avuto una grande iniezione di fiducia.”
Nel Galles, debutto per l’olimpionica Jasmine Joyce, che l’estate scorsa ha vestito la maglia del Team GB Sevens a Rio.

 

 

Sabato pomeriggio – calcio d’inizio fissato alla 1pm, le 14 in Italia – l’Inghilterra campione del mondo ospita l’Italia allo Stoop, un centinaio di metri più a sud dell’HQ, dove un giorno più tardi Sergio Parisse e compagni cercheranno di interrompere la striscia positiva dei Bianchi di coach Eddie Jones.
Le Red Roses, che hanno come obiettivo dichiarato la vittoria del Sei Nazioni – che non conquistano dal 2012 – sono un’avversaria molto complicata da affrontare, soprattutto tra le mura amiche.
L’head coach delle inglesi, Middleton, cambia otto elementi rispetto alla squadra schierata all’Arms Park, ma conferma capitan Sarah Hunter, che diventa così la quarta giocatrice con più presenze nella storia dell’Inghilterra Femminile – con 88 caps. “Sabato diamo un’opportunità a delle ragazze che si sono sempre allenate duramente di poter mostrare le loro qualità sul campo”, ha detto l’head coach. “Noi rispettiamo l’Italia e la conferma di questo viene da quanto ci siamo preparate in questa settimana per la sfida di sabato.”
Le Azzurre si presentano alla sfida con tre cambi rispetto all’ultima uscita – leggi tutto qui.

 

 

Chiude il programma, ma solo per ragioni di calendario – si giocherà, infatti, domenica pomeriggio a Donnybrook (Dublino) – la sfida più interessante del turno, quella tra l’Irlanda prima a punteggio pieno e la Francia campione in carica, che dopo la sconfitta di Londra non può più permettersi passi falsi. Les Bleues, che hanno cambiato in gennaio lo staff tecnico e stanno ancora integrando nei meccanismi le ragazze del Sevens, a Twickenham contro le Red Roses hanno dominato un tempo, salvo poi lasciare campo alle inglesi nella ripresa (che hanno vinto 26-13 dopo essere andate a riposo sotto 0-13). Le Verdi dovranno fare a meno di tre elementi importanti – Sene Naoupu, Alison Miller e Hannah Tyrell, che ha marcato la meta del bonus offensivo a tempo scaduto a L’Aquila contro l’Italia – che sono state convocate con la nazionale Sevens per la tappa di Las Vegas della World Series, ma hanno comunque una squadra molto competitiva – anche senza capitan Briggs, sostituita ancora da Paula Fitzpatrick.

 

di Matteo Mangiarotti

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