Champions Cup: I Warriors annientano il Racing 92

Finisce 23-7 allo Scotstoun. Scozzesi sempre in controllo, Ciel et Blanc con un piede (e mezzo) fuori

ph. Matteo Mangiarotti

ph. Matteo Mangiarotti

GLASGOW –  La gara parte nel migliore dei modi per i Warriors e, come nelle favole più belle, dopo poco più di quattro minuti per i padroni di casa va in meta Josh Strauss – a chiudere una bella avanzata di Seymour che serve Hogg al suo interno, ma colpevolista la difesa francese – che festeggia così al meglio il suo ingresso nei Centurions.

Russell manca la trasformazione (5-0) ma per il Racing la partita, già difficile e delicata alla vigilia, si complica ulteriormente.
Perché, a differenza della gara di sabato scorso, la squadra che gioca in casa continua a spingere anche dopo essere passata in vantaggio.
Dopo qualche minuto di stallo, all’11’ per poco i Warriors non passano ancora, quando Russell taglia la difesa avversaria con una linea di corsa che costringe gli avversari al recupero disperato, ma due minuti dopo, di costante pressione, è Fraser Brown a rompere ancora la troppo fragile difesa francese andando in meta vicino ai pali, semplificando la vita di Russell. Al 14′, i Warriors conducono 12-0.
La prestazione del Racing 92, finora, è imbarazzante, i francesi sono in confusione totale e i Warriors ne approfittano, continuando a spingere; la pressione portata dai Glaswegians è asfissiante, sia in fase di possesso, sia quando vanno a spegnere sul nascere le avanzate avversarie, aggredendo ogni breakdown e, soprattutto, mantenendo la disciplina.
I Warriors, continuano a costruire azioni pericolose e vanno vicinissimi alla terza meta in almeno due occasioni, prima della mezz’ora, quando Russell sceglie di calciare tra i pali l’ennesimo calcio di punizione concesso dai francesi, che alla mezz’ora vedono gli avversari scappare sul 15-0.
I Warriors vanno a riposo sul 18-0, perchè il piede di Russell premia l’ottimo lavoro del suo pack in una mischia chiusa vinta proprio sotto i pali francesi che solo a tempo scaduto riescono ad essere pericolosi con Marc Andreu, che però, ben contenuto da Seymour, non riesce a schiacciare l’ovale oltre la linea.

 

Il Racing 92 ha quaranta minuti, i prossimi, per cercare di salvare la propria campagna europea ed evitare, dopo aver perso la finale lo scorso anno, di abbandonare la Champions Cup al termine della fase a gironi, un risultato inaccettabile per un club che ha investito così tanto.
Finora, però, i Ciel et Blanc non sono riusciti a reggere il ritmo indiavolato imposto dai Warriors e anche ad inizio ripresa il canovaccio della gara non cambia. Il Racing cambia i due piloni, inserendo Gomes Sa e Ben Arous per cercare, almeno in chiusa, di arginare i problemi ma la prima linea scozzese continua a dominare.
Non a caso, al 46′, i Warriors vanno ancora in meta. Stavolta è Ali Price (che quando esce al 57′ viene salutato da una standing ovation) ad andare in tuffo oltre la linea, al termine di un’azione multifase in cui gli scozzesi avevano anche il vantaggio per fuorigioco della difesa avversaria – che, per onestà, mi fa perdere il conto dei placcaggi sbagliati stasera.
Russell sbaglia la seconda trasformazione, ma sul 23-0 la gara ha ormai una sola domanda da rispondere.
Anzi, due: la prima è quando arriverà il bonus offensivo per i Warriors. , mentre la seconda è se il Racing riuscirà a non chiudere a zero punti. E si intende stasera, non in classifica, dove comunque i francesi restano ultimi senza punti dopo tre gare.
Intanto, un segnale positivo di crescita mentale arriva dagli scozzesi, che anche se in vantaggio non abbassano il ritmo e continuano a spingere, difendendo superbamente quando chiamati in causa.
Il Racing entra nell’ultimo quarto senza Carter (che stasera non ha mai avuto occasione di mettersi in mostra) e Machenaud, sostituiti rispettivamente da Dambielle e Chauveau, una vera e propria mossa della disperazione di Laurent Labit per cercare di rianimare una squadra che stasera non è mai entrata in partita. L’immagine della serata storta dei francesi è tutta nell’espressione di Ronan O’Gara che, nel box tecnico, scuote sconsolato la testa dopo l’ennesimo errore di handling.
La risposta alle due domande poste all’ora di gioco è mai alla prima, perchè i Warriors non riescono a marcare la quarta meta, mentre si alla seconda, con il Racing che va in meta ad un minuto dalla fine con Chauveau.
Dambielle trasforma (23-7) e i Warriors hanno un’ultima chance, ma a tempo scaduto perdono l’ovale in-avanti.
Allo Scotstoun Stadium (esaurito in ogni ordine di posto), dove molto probabilmente finisce l’avventura europea di Szarzewski e compagni, il risultato finale è 23-7.

 

 

Glasgow Warriors: Stuart Hogg; Tommy Seymour, Alex Dunbar, Samuel Johnson, Lee Jones; Finn Russell, Ali Price; Gordon Reid, Fraser Brown, Zander Fagerson, Tim Swinson, Jonny Gray (C), Robert Harley, Ryan Wilson, Josh Strauss
A disposizione: Corey Flynn, Alex Allan, Sila Puafisi, Brian Alainu’uese, Chris Fusaro, Henry Pyrgos, Mark Bennett, Sean Lamont

Marcatori Glasgow Warriors
Mete: Strauss (4′), Brown (13′), Price (46′),
Conversioni: Russell (14′)
Punizioni: Russell (29′, 38′)

Racing 92: Brice Dulin; Teddy Thomas, Casey Laulala, Anthony Tuitavke, Marc Andreu; Dan Carter, Maxime Machenaud (C); Viliamu Afatia, Camille Chat, Ben Tameifuna, Gerbrandt Grobler, Francois van der Merwe, Wenceslas Lauret, Chris Masoe, Leone Nakarawa
A disposizione: Dimitri Szarzewski, Eddy Ben Arous, Cedate Gomes Sa, Thibault Dubarry, Antonie Claassen, Xavier Chauveau, Benjamin Dambielle, Joe Rokocoko

Marcatori Racing 92
Mete: Chauveau (79′)
Conversioni: Dambielle (79′)
Punizioni:

 

di Matteo Mangiarotti

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