Benetton Treviso e Zebre, il punto dopo il terzo weekend europeo

La vittoria di Bayonne può dare slancio ai Leoni. I bianconeri attesi da un fine anno in cui è importante fare punti

ph. Luca Sighinolfi

ph. Luca Sighinolfi

Benetton Treviso e Zebre arrivavano alla terza giornata delle coppe europee con morale ed aspettative piuttosto differenti. Se, da un lato, i biancoverdi erano reduci dalle due pesanti sconfitte subite contro Munster e Connacht (93 punti subiti e 15 fatti) e cercavano riscatto in quel di Bayonne, i bianconeri si presentavano al cospetto di Tolosa dopo la discreta prestazione offerta contro gli Scarlets, seppur condita dai consueti errori di gestione del match. Contro un avversario evidentemente di caratura superiore gli uomini di Gianluca Guidi non hanno avuto scampo, mentre il Benetton si è imposto in terra basca conquistando la seconda vittoria stagionale.

 

Qui Treviso: obiettivo continuità

Ai Leoni il successo mancava dal 23 settembre, quando gli uomini di Kieran Crowley si imposero sui Dragons per 27-11; da quel momento i veneti hanno inanellato otto sconfitte consecutive con almeno 22 punti subiti a partita ed una media di 37 per ogni match, a testimoniare una stagione che da ottobre in poi non ha preso la direzione sperata ad agosto. In Europa, invece, la vittoria in trasferta mancava addirittura da nove anni, da un 22-24 con cui il Benetton batté sempre i Dragons a Newport, ma in Heineken Cup. Due statistiche che dicono molto del peso specifico della vittoria di venerdì sera, a prescindere da quanti titolari fossero presenti in formazione per Bayonne (per onor di cronaca: pochi. Solo il pilone sinistro Schuster era in campo dal primo minuto nel successo casalingo di due settimane fa contro Tolosa). L’obiettivo principale dei baschi, penultimi nel Top 14, è senz’altro quello di evitare la retrocessione in ProD2, ragion per cui è molto probabile che la Challenge Cup sia diventata soltanto un pretesto per far riposare i big. Treviso ne ha approfittato, ritrovando fiducia dopo le ultime due partite da dimenticare, e potrà farlo ancora nel ritorno in programma al Monigo sabato prossimo, nonostante un’infermeria ancora pienissima (in diciassette in lista infortunati) che ha costretto Crowley a portare cinque prime linee in panchina a Bayonne. In una situazione così delicata, aprire una mini-striscia positiva potrebbe dare uno slancio importante alla squadra in vista delle due partite casalinghe che la attendono da qui alla fine dell’anno in Pro12 contro le Zebre (23 dicembre) prima e contro Glasgow poi (31 dicembre), senza contare l’abbordabile trasferta in casa dei Dragons il prossimo 6 gennaio nel primo impegno del 2017. Con la speranza, nel frattempo, di recuperare anche qualche infortunato.

 

 

Qui Zebre: vietato perdere fiducia

Nelle parole di Gianluca Guidi del post-partita c’è molto della stagione dei bianconeri fin qui (e anche della differenza tra l’Italia e il resto d’Europa): i ducali metterebbero anche in mostra cose interessanti, salvo poi perdersi in un bicchiere d’acqua a causa di errori spesso anche molto banali (“Abbiamo buttato due touche mentre eravamo in partita e stavamo seguendo il lavoro preparato in settimana”), dovuti in parte ai limiti tecnici dei singoli ed in parte ad una mancanza di maturità che è costata cara in alcune partite casalinghe (vedi sconfitte contro i Blues, contro i Warriors e gli Scarlets). Le Zebre alternano momenti di ottimo rugby, con multifase ben giocati, allargamenti veloci ed una difesa organizzata, a gravi svarioni soprattutto difensivi, sintomo di una concentrazione che fatica a restare elevata per tutti gli ottanta minuti, soprattutto quando la partita – come contro Tolosa – si compromette definitivamente meta dopo meta. Non la migliore delle premesse per presentarsi, tra una settimana, all’Ernest Wallon per il ritorno della sfida contro i francesi, in cui l’obiettivo delle Zebre dovrà essere in primis quello di evitare epiloghi come quello di Coventry. Anche perché gli ultimi otto giorni di dicembre potrebbero rappresentare uno step decisivo nella stagione zebrata, con il derby a Treviso e l’impegno casalingo contro Edimburgo, già battuto all’andata nell’unica vittoria bianconera in stagione fin qui.

 

Di Daniele Pansardi

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