Il Galles alle prese con la Gatland’s Law: a breve la lista dei giocatori a rischio convocazione

Prima dell’inizio dei campionati, la Federazione indicherà gli overseas da cui il ct sceglierà le tre wildcard per i test match

ph. Rebecca Naden/Action Images

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Nel corso del prossimo mese, la Federazione gallese annuncerà i nomi dei giocatori impegnati all’estero che rientreranno nella temuta Gatland’s Law, la norma voluta proprio dal ct dei Dragoni che permette di selezionare per la nazionale soltanto tre uomini tra quelli sotto contratto al di fuori dei confini gallesi. Le scelte dovrebbero riguardare al momento il solo tour di novembre, in cui il Galles affronterà nell’ordine Australia, Argentina, Giappone e Sudafrica. Stando a quanto riporta Wales Online, a rientrare all’interno della regola senza dubbio alcuno sarebbero Jamie Roberts (Harlequins), Rhys Priestland e Taulupe Faletau (Bath) e Dominic Day (Toyota Verblitz, Giappone), mentre rappresentano un’incognita le posizioni di George North (Northampton), Luke Charteris (Racing 92), Tomas Francis (Exeter) e Aaron Jarvis (Clermont). Finora, la WRU non si è mai espressa in merito a questi ultimi, ma nelle prossime settimane il loro status dovrebbe essere charito in via definitiva. Nel gruppo di chi, invece, non correrebbe nessun pericolo pur giocando in Inghilterra o in Francia, rientrano Leigh Halfpenny (Tolone), Ross Moriarty e James Hook (Gloucester) e Ian Evans (Bristol).

 

Perché queste differenze? La Gatland’s Law, infatti, prevede alcune clausole che eliminano il rischio di una possibile esclusione dalla nazionale a quei giocatori che non hanno ricevuto offerte dalle Regions per tornare in patria; a chi ha ricevuto offerte ritenute poco consone con gli attuali valori di mercato e a chi ha firmato dei contratti con club inglesi o francesi prima dell’entrata in vigore della norma. Per il coach neozelandese, quindi, convocare Halfpenny non equivarrebbe a ‘spendere’ una delle tre wildcard a disposizione, mentre convocare Roberts e Faletau occuperebbe due degli slot a disposizione: il motivo sta nell’aver rifiutato entrambi (così come Priestland e Day) un’offerta da parte di una delle franchigie gallesi del Pro12, nella fattispecie i Cardiff Blues e i Dragons. E se la WRU dovesse decidere di includere anche due giocatori del calibro di Charteris e North nella lista della Gatland’s Law, il ct si ritroverebbe a dover escludere due tra Roberts, Faletau, Priestland e – per l’appunto – Charteris e North, il che priverebbe il Galles di due nomi importanti. E, a occhio, potrebbe rendere scontenta una buona fetta di opinione pubblica. Dalla Federazione, tuttavia, sono attesi anche i dettagli sull’effettiva applicazione della norma e, in particolare, se il limite delle wildcard verrà imposto al momento delle convocazioni oppure al momento della scelta della formazione da parte di Gatland (e ciò cambierebbe non poco la situazione). Inoltre, i dirigenti gallesi starebbero valutando l’opzione di incrementare a quattro il numero di giocatori convocabili a partire dal 2017 e per due stagioni (in ottica RWC? Probabile), prima di dimezzare a due nel 2019.

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