Francia-Italia meno uno, Parisse indica la via: combattere e aiutarsi

Il capitano pronto a guidare gli Azzurri. L’assistant Berot: tutti hanno la giusta attitudine

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Si è tenuto in mattinata a Parigi il captain’s run della Nazionale azzurra in vista della partita di sabato contro la Francia. Alla conferenza stampa ha parlato del match dello Stade de France capitan Parisse. “Domani è una partita di rugby, francesi ed italiani insieme allo stadio per godersi una bella giornata e spero una bella partita – ha esordito il capitano azzurro – Cinquantamila persone domani sugli spalti? Penso sia soprattutto legato all’atmosfera che inevitabilmente ancora si respira, non penso c’entri l’eliminazione subita dalla Francia ai Mondiali, i sessanta punti presi dalla Nuova Zelanda”. Parisse si aspetta dai Bleus un gioco in parte diverso da quello proposto da Saint-André: “Di sicuro la Francia vorrà mostrare di avere un nuovo DNA, un nuovo spirito […] Vorranno giocare la palla, impostare una partita di movimento: dovremo evitare di cadere nella trappola di inseguire il loro ritmo, concedere pochi palloni alla loro linea arretrata. Il nostro gioco tattico e la nostra occupazione del territorio saranno cruciali”. Per gli Azzurri la parola d’ordine è una: “Dobbiamo volere una partita di combattimento. E’ una nostra caratteristica: essere competitivi in mischia, in maul, nei punti d’incontro […] Sbaglieremo sicuramente in certe situazioni, ma dovremo rimanere concentrati e non mollare mai, aiutarci a vicenda. Aiutandoci tutti a vicenda, giovani e meno giovani, possiamo puntare a fare una grande partita. Ma ripeto, mai smettere di combattere: i francesi sono più forti di noi, ma sul piano della lotta individuale, per avere delle chance, dobbiamo essere come e meglio di loro”.

 

Philippe Berot, assistente allenatore responsabile dei trequarti azzurri, ha parlato invece della partenza di Bellini e Odiete dal primo minuto: “E’ vero che ci sono alcuni ragazzi che mancano d’esperienza, ma hanno messo in mostra la giusta attitudine, la voglia di fare bene in campo e crescere con questo gruppo. Pensiamo di aver lavorato molto bene in settimana, domani vogliamo raccogliere i frutti di quanto fatto”. Infine, una battuta di Edoardo Gori sull’affiatamento in mediana con Carlo Canna: “In questi anni ho diviso il campo con tanti numeri dieci. Con Allan ho già raggiunto una buona intesa, con Carlo stiamo lavorando per migliorarla, abbiamo giocato poco insieme ma abbiamo la stessa visione. Stiamo costruendo il nostro rapporto, dentro e fuori dal campo: parliamo, ci confrontiamo molto. Questo Torneo sarà importante per mettere a posto la nostra intesa sul campo da gioco”.

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