Steve Hansen, Ma’a Nonu e gli altri: la Nuova Zelanda si premia

Gli Award del 2015 consegnati a Auckland. OnRugby era presente e abbiamo raccolto le impressioni dei premiati

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

AUCKLAND – Mentre la stagione del rugby a sette è in pieno fermento, la NZRU giunge al Viaduct Events Centre nel cuore di Auckland City per celebrare i bravi e i bravissimi della stagione 2015 passata per la vittoria delle ragazze nel World Women’s Sevens Series, la vittoria nel mondiale U20, la vittoria degli Highlanders nel Super Rugby e culminata con la vittoria iridata degli All Blacks, la terza, lo scorso ottobre a Twickenham contro l’Australia.
Una serata sentimentale fatta di tanti addi, di ultime volte. Ma non solo questa serata, ce ne sono state tante altre di serate come questa e di ultime volte negli ultimi sei mesi di rugby neozelandese.
Con oggi si chiude ufficilamente la carriera domestica ed internazionale di mostri sacri del rugby kiwi che hanno segnato la storia di questo sport in questo paese negli ultimi 15 anni. Richie McCaw è l’unico delle sei leggende che hanno giocato l’ultima partita nella finale di England 2015 ad essere presente agli NZRU Awards 2015.

 

Incredibile l’entusiasmo dei tifosi appollaiati intorno al tappeto rosso all’arrivo di Capitan Fantastic (lo sappiamo perché malauguratamente per lui, noi gli eravamo dietro!). Decine e decine di appassionati grandi e piccoli che urlavano il suo nome, nella mera speranza di conquistare un selfie o un autografo del più grande giocatore di tutti i tempi.
Una serata di addi abbiamo detto, ricordando anche coloro che non ci sono più, che hanno contribuito al rugby in black in passato, in maniera globale, anche forse più di ogni altro giocatore come Jonah Lomu, Norman Barryman e Jerry Collins.

 

I vincitori dei 2015 Steinlager Rugby Awards sono i seguenti:

New Zealand Rugby Age Grade Player of the Year
presentato da Richie McCaw: Akira Ioane (Auckland)
Abbiamo chiesto ad Akira, che è stato coinvolto con gli All Blacks 7s, NZ U20, Blues, Maori All Blacks e Auckland ITM Cup nel 2015, quale è stato il miglior momento dell’anno: “Sicuramente vincere la coppa del mondo U20 in Italia è stato il mio highlight. Non solo per il calibro del rugby di qualità che abbiamo giocato ma anche perché abbiamo riportato il trofeo in Nuova Zelanda dopo tre anni”.

 

Charles Monro Rugby Volunteer of the Year
Tania Karaitiana and Vio Ugone (Stokes Valley RFC – Wellington)
Abbiamo chiesto a Tania e Vio come si diventa i migliori volontari in NZ e che significa ricevere questo award: “Solo il lavoro duro e la passione che abbiamo per il rugby ma anche per il nostro club. Non pensavamo certamente di vincere, essere nominati era già una vittoria per noi. Ma questo trofeo include tutti i nostri soci del club che ci supportano ogni settimana nel fare il nostro lavoro”.

 

New Zealand Rugby Referee of the Year
Glen Jackson (Bay of Plenty)
Abbiamo chiesto a Glen se in questo 2015 c’è stata una partita particolarmente difficile che l’ha aiutato a diventare un arbitro migliore: “Non riesco a trovare una partita in particolare. Credo che ogni gara insegni qualcosa e ti da la possibilità di migliorare. Non si può partire dal concetto che gli arbitri non sbagliano. Ogni volta che scendiamo in campo qualcosa può succedere, l’importante è capire come migliorare e progredire e lasciare l’ultima partita nel cassetto”.

 

Pink Batts Heartland Championship Player of the Year
Lindsay Horrocks (Wanganui)
Abbiamo chiesto a Lindsay cosa significa vincere questo trofeo insieme ad alcuni dei più grandi giocatori di tutti i tempi: “E’ un onore immenso anche semplicemente essere qui ed essere nominato. E’ comunque un trofeo dedicato ai i miei compagni a cui ho passato dei palloni orrendi sopra le spalle, sotto le caviglie durante la stagione Heartland!”.

 

New Zealand Rugby Women’s Sevens Player of the Year
Tyla Nathan-Wong (Auckland)
Tayla non è potuta venire agli Awards per via di una concussion subita al Dubai 7s e il nonno David Wong ha ricevuto il trofeo per lei. Considerando che Talya non fa mistero che ha imparare tutto dal nonno gli chiediamo quanto è contento del successo della nipote: “E’ vero ho iniziato ad insegnare a giocare a rugby league a Tayla quando aveva 6 anni. Da allora non si è mai fermata, passando poi al touch fino al sevens. E’ un giusto riconoscimento del lavoro che investe ogni giorno nella sua preparazione, lo so perché ne sono testimone. Ancora oggi le dico delle cose. Il segreto del suo successo è che Tayla ascolta i consigli che le vengono dati, non è né arrogante né presuntuosa”.

 

Richard Crawshaw Memorial Sevens Player of the Year
Scott Curry (Bay of Plenty)
Scott non era presente alla serata.

 

Sky Fans Try of the year
Samu Kibunavanua (Wanganui)
Abbiamo chiesto a Samu che signica vincere questo trofeo contro i più quotati All Blacks Julian Savea e Ma’a Nonu: “Non riesco ancora a crederci, ma in realtà questa è una meta che dimostra quanto sono bravi i miei compagni di squadra, io ho solo finito l’azione. E’ un onore essere qui e vincere questo trofeo, sapere che la mia meta è stata votata prima di una meta della Bledisloe Cup e della Coppa del Mondo”.

 

ITM Cup Player of the Year
George Moala (Auckland)
George non era presente alla serata.

 

Investec Super Rugby Player of the Year
Lima Sopoaga (Highlanders)
Abbiamo chiesto a Lima della stagione passata, del futuro e di Aaron Smith: “Una stagione fantastica, non posso chiedere di meglio, ma è stato un lavoro del gruppo intero che mi ha permesso di vincere questo award. Per l’anno prossimo cercherò di conquistare un posto negli All Blacks, non sono io che decido, ma sicuramente ce la metterò tutta. Con Aaron ci prediamo sempre in giro, abbiamo un bellissimo rapporto di amicizia che rafforza anche il lavoro in mediana. Non abbiamo scommesso stasera (anche Aaron Smith era nominato nella categoria), ma sicuramente il primo giro di birra sarà mio!”

 

Tom French Memorial Maori Player of the Year
Nehe Milner-Skudder (Ngati Porou) (Manawatu)
Abbiamo chiesto a Nene come ci si sente a passare dalla finale con Manawatu alla finale mondiale in 12 mesi: “Quasi uno shock se mi fermo a guardo a ciò che è successo negli ultimi 12 mesi. Non posso che sentirmi orgoglioso di aver vinto il trofeo come migliore giocatore Maori. Guardando al futuro sicuramente lavorerò per mantenere il mio posto in nazionale e per raggiungere e magari vincere la finale del Super Rugby!”.

 

New Zealand Rugby Women’s Player of the Year
Kendra Cocksedge (Canterbury)
Abbiamo chiesto a Kendra che significa questo trofeo per lei: “Per me significa tantissimo, è sempre una sorpresa sia essere nominati che vincere, ero molto nervosa. Ogni volta che indosso la felce argentata è motivo di molto di orgoglio e voglio sperare che con le mie compagne ispiriamo delle giovanissime non sono in Nuova Zelanda ma in tutto il mondo a prendere la palla ovale in mano e giocare”.

 

New Zealand Rugby Coach of the Year
Steve Hansen (All Blacks)
Abbiamo chiesto a Shag un po’ di cose: “E’ stato un anno duro ma pieno di soddisfazioni. Vincere la coppa del mondo per la seconda volta, in consecutiva, cosa che nessuno ha mai fatto prima. Abbiamo dimostrato che il lavoro pianificato quattro anni fa era quello giusto da portare avanti. Di solito sono molto rilassato, se non sto in piedi sono orizzontale ed affronterò le prossime due stagioni con lo stesso entusiasmo delle passate 8 stagioni”.

 

Kelvin R Tremain Player of the Year
Ma’a Nonu (Wellington)
Ma’a gioca a Tolone e non era presente alla serata.

 

Adidas Team of the Year
All Blacks

 

di Melita Martorana

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