L’Italia vista dagli altri: Morisi e Campagnaro, ma anche il solito problema aperture

L’autorevole Rugby World analizza il Mondiale che aspetta la Banda Brunel. E i due centri sono i giocatori da tenere d’occhio…

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

La rivista Rugby World ha dedicato il numero di settembre esclusivamente ai Mondiali inglesi. Ognuna delle squadre partecipanti è stata analizzata, mettendo in evidenza punti di debolezza, giocatori da tenere occhio e altro ancora, dando poi per ognuna un verdetto sul risultato finale. Ecco cosa vi è scritto a proposito degli Azzurri.
Partiamo con gli aspetti più negativi e che potrebbero rappresentare dei problemi. Tra le Problem Area è indicato innanzitutto il non aver trovato alla fine dell’era Dominguez delle scelte di qualità che dessero continuità alla struttura di gioco degli Azzurri, un dieci cioè attorno a cui far girare la squadra per più stagioni. Inoltre, si legge che potrebbe esservi una sorta di “lack of harmony” per la disputa tra Federazione e giocatori, anche se è difficile capire come ciò possa influenzare l’ “armonia” di squadra. Anzi, al più potrebbe aver paradossalmente cementato i rapporti interni come è in parte naturale che sia dopo una battaglia portata avanti come un fronte comune. “Questo è un team che a bisogno che tutto sia a posto per fare bene”, conclude il paragrafo.
Veniamo ai giocatori da tenere d’occhio, entrambi giovani ed entrambi centri. Luca Morisi, di cui probabilmente gli inglesi (ma non solo) ricordano le due splendide mete segnate a Twickenham, si guadagna la nomina a Key Man . L’ex compagno di squadra alla Benetton ora neo Chiefs Michele Campagnaro è invece il giocatore One To Watch: “un grande acquisto per Exeter che dimostrerà al suo primo Mondiale le qualità”. Parlando dei reparti, infine, si legge che la mischia azzurra può tenere testa a chiunque, ma molto ci si aspetta anche dai giovani trequarti.

Infine, il verdetto decisamente severo firmato Stuart Barnes, ex giocatore della nazionale inglese e ora commentatore: “L’Italia è in una posizione simile alla Romania, ma gioca ad un livello superiore. Hanno dimostrato di poter battere Irlanda e Francia nella partita secca, e Parisse è in grande forma”. La prediction è però del terzo posto.
Capitolo Brunel, che come tutti gli allenatori è definito con alcuni attributi: “paziente e stimato“.

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