Test-match: Samoa-All Blacks, una zanzara mette a rischio la storica sfida?

Nell’arcipelago del pacifico si registrano casi di chikungunya, un virus provocato da una zanzara

chikungunya

Come è noto il prossimo 8 luglio gli All Blackes torneranno a giocare contro una squadra del Pacifico e per la prima volta nella loro storia scenderanno in campo ad Apia, cpitale delle Samoa. Una partita storica a cui si è giunti dopo lunghissime trattative e non poche polemiche da parte delle federazioni dell’area, che da tempo accusno la NZRU di snobbarle per andare a invece a giocre in mercati più ricchi come gli USA e il Giappone, anche se gran parte dei tuttineri sono originari o hanno i genitori che sono nati tra Fiji, Tonga e appunto Samoa.
Sulla partita però si forma un nuvolone da non sottovalutare, un nuvolone che si chiama chikungunya. Non è un scioglilingua, ma il nome di un virus influenzale piuttoso grave che viene trasmesso da un paticolare tipo di zanzare, presente anche a Samoa e che dallo scorso luglio ha causato nel paese circa 400 casi.

 

“La chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. (…) Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil-influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche.
Si può sviluppare anche un esantema maculopapulare pruriginoso. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi”. Così definisce il virus il Centro Nazionale di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità. Non il massimo convererete in sensenso assoluto, a maggior ragione se due mesi dopo ci sono i Mondiali.
La NZRU fa sapere che sta monitorando la situazione e che si stanno studiando interventi e correttivi. La partita al momento non è a rischio ma la federazione neozelandese vorrà garanzie.

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