Verso il Sei Nazioni: qualche cambiamento rispetto a novembre?

Tra poche ore le convocazioni di Brunel. Il gruppo è definito, ma potrebbero esserci novità

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Nelle prossime ore coach Brunel renderà nota la lista di giocatori che verranno presi in considerazione per il Sei Nazioni 2014, al via per noi sabato 7 febbraio all’Olimpico contro l’Irlanda. Come è facile immaginare, e come del resto detto anche dallo stesso Presidente Federale al termine dei Test di novembre, il gruppo sarà grossomodo quello sceso in campo contro Fiji, Argentina e Sudafrica, e sarà pure la stessa ossatura che volerà in Inghilterra per la Rugby World Cup. Non ci si aspettano grosse novità, anche se potrebbe esserci qualche novità rispetto allo spogliatoio azzurro di questo autunno.

 

Prima linea: rispetto a novembre, quando vennero chiamati Castrogiovanni, Chistolini, Aguero e Alberto De Marchi, le due novità potrebbero essere quelle di Cittadini e Rizzo, con soprattutto il primo che ai Wasps sta giocando parecchio e trovando minuti davvero importanti oltre che di altissimo livello, (il livello delle mischie Premiership lo conosciamo tutti). Una sua convocazione non potrebbe né tanto meno dovrebbe stupire più di tanto, e del resto fu il primo ad essere richiamato dopo la squalifica a Castrogiovanni.
Tra i tallonatori, ci sarà Leonardo Ghiraldini e probabilmente di nuovo Manici. Difficile che Brunel chiami Giazzon, a volte in difficoltà (ma non isolatamente) nelle ultime uscite con Treviso.

 

Seconda linea: reparto targato Zebre, con Bortolami e Gueldenhuys sicuri. Ci sarà pure Furno, mentre per quanto riguarda Biagi dipenderà dalle condizioni fisiche (ha saltato le ultime due con le Zebre). Data l’abbondanza e lo stato di forma ottimo delle nostre terze, Brunel potrebbe scegliere di portare Minto come seconda.

 

Terza linea: il reparto in cui stiamo certamente meglio. Parisse e Favaro sono alivelli a dir poco splendidi, e insieme alla garanzia Zanni oggi come oggi possono formare uno dei reparti di maggior spessore di tutta Europa. Su Mauro Bergamasco c’è da dire poco: con le Zebre non si tira mai indietro, un ultimo quarto di gara da vecchia volpe lo potrebbe fare eccome e un’eventuale convocazione non deve certo stupire. Ci dovrebbe essere pure Barbieri, mentre per quanto riguarda il carrier puro potrebbe tornare Vosawai, che a Cardiff gioca e riceve spesso parecchi complimenti. Difficile venga richiamato Vunisa.

 

Mediana: Gori e Palazzani sono gli unici due a poter ricoprire il ruolo, nell’attesa che Tebaldi abbia la possibilità di mettere minuti con gli Harlequines in chiave Mondiale. In cabina di regia rispetto a novembre le cose sono leggermente cambiate. Haimona dopo aver convinto con la maglia azzurra ha avuto un deciso calo, ma la prima scelta dovrebbe restare lui. Orquera ci sarà, anche per gestire eventuali finali delicati. A novembre Haimona venne convocato tra i centri e schierato dieci. Opzione che permetterebbe di chiamare uno tra Allan e Padovani, e nel caso sarebbe il giocatore di Perpignan a ricevere la convocazione (con annessi e connessi post rispedizione nel club e dimostrazione di poca prudenza tecnica).

 

Centri: scelte abbastanza obbligate. Con Garcia fuori, al momento le uniche certezze sono Campagnaro e Morisi. L’opzione Haimona doppio play con vicino Orquera potrebbe essere un’idea, anche se in alternativa si potrebbe vedere Masi a centro. Bacchin sta giocando bene, ma per lui il vero esame è tenere accelerato con il club proprio nel periodo Sei Nazioni (e un discorso analogo vale per Barbini). Difficile ci sia Iannone, rientrato da poco.

 

Ali: l’unico al momento inamovibile sembrerebbe Sarto. Per il resto le scelte non mancano, con i vari Esposito, Ragusi e Venditti che offrono ciascuno i propri vantaggi. La scelta potrebbe dipendere anche dal tipo di game plane.

 

Estremi: Masi e McLean, what else? Già, ma mai come ora l’opzione Masi centro potrebbe avere un senso.

E voi cosa ne pensate? Chi portereste e chi invece no?

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