Guinness Pro12, riprende la corsa: come stanno le irlandesi?

Alla vigilia della ripresa del torneo celtico tastiamo il polso alle quattro franchigie dell’isola di smeraldo

ph. Sebastiano Pessina

Leinster La squadra di Dublino è difficile da decifrare. Ha vinto entrambe le partite del proprio girone di Champions Cup (importante soprattutto la vittoria a Castres) ma in Pro 12 è quinta e ha già perso tre partite (contro Glasgow, Connacht e soprattutto, in casa contro Munster). Al momento sarebbe fuori dai dai playoff, ma il quarto posto dista solo due punti. Tuttavia, al di là dei risultati, quello che preoccupa è il gioco della squadra. Vero che gli infortunati sono stati tanti e di qualità, ma lo è altrettanto che la squadra continua a mostrare i difetti visti in tutta la scorsa stagione. Spesso cioè si prende delle lunghe pause durante i match, minuti in cui perde palloni, rimesse e mischie in serie, tenendo a lungo in partita anche avversari nettamente inferiori. La salvano momenti di grande furore agonistico nei quali diventa pressoché inarrestabile. Le pause però continuano a essere troppe e troppo lunghe per potere sperare al momento di vedere braccia alzate a maggio 2015. E se non entra nei quarti di Euro Champions, traguardo ancora da conquistare, coach O’Connor entrerebbe ufficialmente in discussione. Indecifrabile.

 

Munster La stagione della Red Army va divisa in due, prima della vittoria a Dublino e dopo. Prima la squadra aveva giocato male, e perso in casa due delle prime quattro partite della Pro 12. Saato 4 ottobre ha vinto convincendo a Dublino e da allora non ha sbagliato un colpo: cinque vittorie consecutive, comprese le due in Euro Champions contro Sharks e Saracens. La squadra soffre delle stesse pause di Leinster, ma in modo diverso. Quando gioca male, lo fa per tutta la partita. Quando inizia bene, diventa dura da battere per tutti. La stagione è ancora aperta a tutti gli esiti, e la doppia sfida di dicembre contro Clermont è delicatissima, ma l’ambiente è compatto e, cosa non da poco, il nuovo tecnico sembra aver già convinto i più. Promettente.

 

Ulster La stagione finora è stata una delusione. Il terzo posto in Pro 12 è veramente il minimo sindacale per una squadra che è partita con il dichiarato obiettivo di vincere qualcosa e, cosa che a noi fa molto piacere ma qua da queste parti è difficile da capire, ha perso a Parma. In Euro champions è già quasi fuori, anche se bisogna ammettere che nel sorteggio è stata sfortunatissima: Scarlets, Leicester e Tolone sono avversari veramente duri. Però resta il fatto che essendo ultimi a un solo punto i nordirlandesi hanno poche speranze anche di acchiappare uno dei tre secondi posti e per farlo devono vincere entrambe le partite contro gli Scarlets, cosa tutt’altro che facile. Pensando a lungo termine però l’uscita anticipata dalla Euro Champions potrebbe trasformarla in un avversario pericoloso in Pro 12. Inguaiata.

 

Connacht La franchigia di Galway è partita come sempre con pochissime pressioni e senza la Euro Champions,  e fin qui ha fatto molto bene. In Pro 12 si è già tolta grandi soddisfazioni (ha battuto Leinster), in Challenge Cup è in corsa grazie al bel successo a Bayonne e, soprattutto, sta facendo crescere molti giocatori interessanti, primo fra tutti il mediano di mischia Kiernan Marmion. Una squadra che gioca un rugby molto gradevole e nella quale si vede, e molto, la mano di coach Pat Lam. Serena.

 

di Damiano Vezzosi

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