L’Inghilterra passa, cade, si rialza ma gli All Blacks vincono 28-27

Buon primo tempo dei ragazzi di Lancaster, poi i tutti neri aggiustano gli errori e fanno tre mete. Nel finale due marcature inglesi

ph. Anthony Phelps/Action Images

Niente da fare per l’Inghilterra, che non riesce a replicare la solidità mentale e difensiva della scorsa settimana e cede contro la Nuova Zelanda con il punteggio di 28-27. Buonissimo primo tempo del quindici di Lancaster, che nella ripresa molla e concede tre marcature ai tutti neri. Nel finale gli inglesi si rialzano ma è troppo tardi.

 

Parte più decisa l’Inghilterra, che complice anche l’iniziale indisciplina dei tutti neri si porta avanti per 3-0, tiene alta la pressione e va a marcare dopo una manciata di minute con Yarde, che rompe il placcaggio di McCaw e allunga il braccio per schiacciare. I padroni di casa reagiscono e accorciano dalla piazzola con Cruden. La partita rimane sostanzialmente equilibrata per il resto del tempo. Da una parte la Nuova Zelanda nella propria metà campo calcia per mettere pressione aerea a Manu Tuilagi, che però recupera bene gli ovali e senza troppi algoritmi carica a testa bassa, prendendosi pure qualche rischio nell’uscire dai propri 22. Dall’altra l’Inghilterra conferma l’ottimo momento difensivo quando i neri attaccano palla in mano, placca bene e complice anche diversi errori di handling di Cruden e compagni chiude il primo tempo concedendo solamente un altro calcio. In finale di tempo Tuilagi recupera dopo in avanti di Cory Jane in zona rossa ma non ha gambe per il coast to coast (gran recupero di Ben Smith, che placca e recupera l’ovale). I primi intensi e piacevoli quaranta si chiudono così sul 10-6 Inghilterra.

In avvio di ripresa la Nuova Zelanda colpisce subito: gli uomini di Lancaster sono mal messi e concedono il miss match a Cruden che infila Wilson, allarga per Savea che ributta all’interno per Ben Smith che legittima la gran partita personale con la meta. Cruden trasforma e porta avanti a suoi 13-10. L’Inghilterra sembra aver mollato in difesa, la Nuova Zelanda torna nei 22 ospiti e va a marcare con Savea al largo dopo un bel multifase che mette sotto grande pressione la linea della rosa. I tutti neri sono molto più confidenti, calciano meno, riciclano di più, e mancano la terza meta per un ultimo passaggio sbagliato da Conrad Smith, di solito tra i migliori nel mandare i compagni a meta. Lancaster manda in campo Hartley, Lowes e Billy Vunipola, ma è di nuovo la Nuova Zelanda a muovere il tabellino, complice anche il giallo a Farrell: prima col piede di Barrett, poi con la meta di Nonu, bravo a rientrare battendo due difensori all’interno dopo il lungo passaggio di Conrad Smith che questa volta non sbaglia l’assist. Negli ultimi dieci minuti l’Inghilterra si rialza, i ball carrier entrati dalla panchina vanno oltre, Mike Brown sfrutta la superiorità e schiaccia (sembrerebbe esserci la mano di Cory Jane sotto). Sul restart si torna nei 22 ospiti, McCaw è tenuto alto. All’ultima azione squadre stanche e difese mal posizionate: ne approfitta Ashton che schiaccia sotto i pali. Finisce 28-27. Risultato forse stretto per la Nuova Zelanda, ma anche se hai la maglia tutta nera a questo livello non devi mai mollare, e merito all’Inghilterra che salva il tabellino.

Di Roberto Avesani

 

Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Cory Jane, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Aaron Cruden, 9 Aaron Smith, 8 Jerome Kaino, 7 Richie McCaw (c), 6 Liam Messam, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Tony Woodcock.
Riserve: 16 Keven Mealamu, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Victor Vito, 21 TJ Perenara, 22 Beauden Barrett, 23 Malakai Fekitoa.

Marcatori Nuova Zelanda

Mete: Ben Smith (43), Savea (49), Nonu (63)
Conversioni: Cruden (43), Barrett (63)
Punizioni: Cruden (11, 40), Barrett (58)

 

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Manu Tuilagi, 13 Luther Burrell, 12 Billy Twelvetrees, 11 Marland Yarde, 10 Owen Farrell, 9 Danny Care, 8 Ben Morgan, 7 Chris Robshaw (c), 6 Tom Wood, 5 Geoff Parling, 4 Joe Launchbury, 3 David Wilson, 2 Rob Webber, 1 Joe Marler.
Riserve: 16 Dylan Hartley, 17 Matt Mullan, 18 Kieran Brookes, 19 Courtney Lawes, 20 Billy Vunipola, 21 Ben Youngs, 22 Freddie Burns, 23 Chris Ashton.

Marcatori Inghilterra

Mete: Yarde (7), Brown (71), Ashton (80)
Conversioni: Farrell (7, 71, 80)
Punizioni: Farrell (2, 47)

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