Share del 4,5%, 714mila spettatori per la partita e mezzo milione per il programma. Numeri che fanno ben sperare
C’era molta curiosità ieri per Galles-Italia. C’era curiosità per quello che doveva succedere in campo ma anche per l’allestimento televisivo preparato da DMAX, alla sua prima esperienza del genere.
Si tratta di un progetto nuovo, che cerca di seguire vie diverse rispetto alla tradizionale comunicazione rugbistica. Inevitabili nelle prossime settimane aggiustamenti, ma questo avviene anche nei programmi già rodati. L’impatto nel pre, durante e post gara è stato nel complesso più che positivo e positivi sono stati i numeri registrati dall’auditel (diffusi attorno a mezzogiorno): 714mila gli spettatori per la partita, 500mila circa quelli che hanno seguito Rugby Social Club, con un’alta permanenza in termini di tempo. Lo share è stato del 4,5%.
Si tratta di numeri molto positivi che ricalcano quelli medi che faceva La7 (per fare un paragone “in chiaro” e La7 nel tempo ha toccato anche picchi di 1,2 milioni di spettatori) che però oltre ad essere molto meglio inserita nelle abitudini televisive italiane gode anche di una posizione molto migliore dal punto di vista del telecomando, se così si può dire: trovare il canale numero 7 è molto più semplice che non trovare il 52 soprattutto se al 52 c’è una tv che prima di quel momento non ha trasmesso alcun grande evento sportivo in diretta.
Insomma, l’inizio è stato postivo e più che incoraggiante, sia per DMAX che per l’Italrugby. Speriamo crescano entrambi, che il movimento italiano ne ha bisogno.
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