Per la struttura che dovrebbe ospitare anche il rugby si cerca una soluzione che soddisfi un po’ tutte le parti
A ottobre si aspettava una risposta definitiva del Ministero dei Beni Culturali circa il ricorso presentato da alcune associazioni ciclistiche che hanno bloccato i lavori di restauro previsti dal progetto scelto dal Comune di Milano per dare nuova vita al Vigorelli. Il tema del contendere è noto: la struttura milanese è considerata un impianto dal valore storico e questo lo rende praticamente intoccabile. Soprattutto la pista ciclistica, inutilizzata da anni, non in regola con le misure internazionali ma che in virtù di quella definizione di cui sopra non si può modificare. Il progetto vincitore prevede una pista rimovibile in linea con le misure previste dalla federazione internazionale.
Una impasse che si cerca ora di superare con il compromesso, perché il progetto di riqualificazione in sé non è stato bocciato nemmeno dal Ministero. Detto in italiano corrente, i tecnici di entrambe le parti sono in contatto e al lavoro per dare via ai lavori in maniera tale che il Vigorelli acquisti nuova vita pur mantenendo tutta la sua “storicità”. A farlo sapere è il Corriere della Sera.
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