Una settimana di rugby: dal cambio in corsa nell’Italia alla nuova avventura di Bortolami. Tutte le notizie più importanti

Una settimana di rugby: dal cambio in corsa nell’Italia alla nuova avventura di Bortolami. Tutte le notizie più importanti (ph. Sebastiano Pessina)

Doveva essere in teoria una settimana di transizione in avvicinamento ai test match, invece è successo di tutto. Cose molto belle, come l’ingaggio di Marco Bortolami – che diventerà il primo capo allenatore italiano in Premiership – ai Sale Sharks e le prestazioni degli italiani nei playoff e playout in Francia, con Tommaso Allan eroe della salvezza di Perpignan e Garbisi e Mori pronti alle semifinali per il titolo. Altre notizie purtroppo non sono state così positive, come l’infortunio di Ange Capuozzo (che sembra serio) o il cambio in corsa tra i convocati dell’Italia, con Monty Ioane costretto a dare forfeit a causa di un problema familiare. Ecco tutto quello che è successo in questa settimana di rugby.

Italia: fuori Ioane, dentro Lynagh

A causa di un problema familiare, Monty Ioane è stato costretto a rinunciare alla trasferta azzurra in Namibia e Sudafrica. Al suo posto è stato convocato Louis Lynagh, ala del Benetton con 5 presenze in Nazionale. Gonzalo Quesada è stato quindi costretto a un cambio in corsa, anche se comunque può puntare su un giocatore di esperienza internazionale. Lynagh aveva saltato il Sei Nazioni per infortunio e non gioca in Nazionale da Italia-Argentina del novembre 2024. La sua stagione è stata complicata, tra infortuni e prestazioni non sempre all’altezza, ma adesso ha una grande opportunità per rifarsi.

Azzurri oltralpe

Questo fine settimana ha visto gli italiani protagonisti anche in Francia, uno in particolare: Tommaso Allan, eroe del playout tra il suo Perpignan e Grenoble e autore del calcio decisivo che ha regalato all’USAP la permanenza in Top 14 con una tiratissima vittoria per 13-11. Allan è stato elogiato anche dalla stampa francese, che lo ha considerato migliore in campo e giocatore chiave della salvezza dei di Perpignan. Nei barrage per qualificarsi alle semifinali per il titolo, invece, passano sia il Bayonne di Federico Mori (20-3 contro Clermont) sia il Tolone di Paolo Garbisi (52-23) con entrambi gli italiani titolari.

Bortolami nella storia

Marco Bortolami è il primo italiano a diventare capo allenatore di una squadra di Premiership, i Sale Sharks, un traguardo raggiunto dopo aver raggiunto tutta una serie di traguardi storici con il Benetton e dopo essere già stato da giocatore il primo capitano italiano di una squadra inglese (Gloucester). Il tecnico dovrà gestire una squadra con obiettivi importanti, che quest’anno ha raggiunto la semifinale di Premiership e gli ottavi di Champions Cup, e che punta su Bortolami (molto stimato dal director of rugby Alex Sanderson) per imporsi ai piani alti del rugby inglese ed europeo.

Ange, che peccato!

Nelle semifinali di Top 14 mancherà purtroppo uno dei protagonisti principali, Ange Capuozzo: stavolta l’infortunio è serio (perone) e di fatto la sua stagione è finita proprio sul più bello. Tolosa puntava tantissimo sull’azzurro, che era stato tra i migliori lungo l’intera stagione. La preoccupazione, adesso, sarà ritornare in forma e provare a recuperare per l’inizio della prossima stagione, ma non sarà facile vista l’entità del problema. Il rischio è che possa saltare anche i test match autunnali dell’Italia contro Sudafrica, Samoa e Australia.

Russell trascinatore

A proposito di Premiership, in attesa di vedere coach Bortolami tra i protagonisti nella prossima stagione intanto si è conclusa quella di quest’anno con Bath che ha conquistato il titolo di campione d’Inghilterra battendo 23-21 i Leicester Tigers. Il club del Somerset non vinceva il campionato da 29 anni, ma ha dominato la stagione regolare e grazie alle magie di un Finn Russell nella sua migliore versione ha superato i Tigers, sulla carta più abituati a giocare le finali, conquistando finalmente il titolo.

Finalmente Leinster!

Sembrava un incubo: 3 finali di Champions Cup consecutive perse, addirittura nessuna raggiunta da quando il Pro 14 è diventato URC. Leinster finalmente si è sbloccato, conquistando il suo primo United Rugby Championship (nono titolo celtico complessivo da quando esiste il torneo) e soprattutto lo ha fatto con una prestazione mostruosa: contro i Bulls gli irlandesi hanno giocato la partita perfetta. Sudafricani annichiliti, quasi impotenti di fronte allo strapotere della squadra di Leo Cullen, scesa in campo con una fame incredibile e capace di vincere 32-7 una finale mai in discussione.

Via ai test match

Le grandi partite devono ancora arrivare, ma nel weekend si è disputato già il primo test match ufficiale dell’estate: Namibia-Uganda, con i Welwitschias che hanno vinto con grandissima fatica (22-19) nonostante l’avversario tutto sommato modesto. Non l’inizio migliore per i namibiani, che affronteranno l’Italia il 27 giugno per poi proiettarsi all’Africa Cup, che assegna un posto diretto ai Mondiale alla vincitrice a un altro al torneo di ripescaggio per la finalista perdente. Con Zimbabwe, Algeria e Kenya in forte crescita, la Namibia ha bisogno di una scossa o rischia davvero di rimanere fuori, e non accade dal 1995.