Irlanda, il “colpevole” Andrew Porter rompe il silenzio dopo l’infortunio di Dupont

Il pilone dei Verdi è stato messo sotto accusa dal tecnico Fabien Galthié nel suo rapporto post-partita

Dupont (AFP)

Irlanda, il “colpevole” Andrew Porter rompe il silenzio dopo l’infortunio di Dupont (Ph. by Paul Faith / AFP)

Il più forte giocatore di rugby del mondo, Antoine Dupont, ha chiuso la sua stagione al 29′ di Irlanda-Francia, partita valida per la quarta giornata del Sei Nazioni 2025, quando è stato costretto ad abbandonare il campo da gioco dell’Aviva Stadium per quella che si è rivelata poi essere una rottura del legamento crociato del ginocchio destro.

Leggi anche: Francia, Antoine Dupont ha detto di essersi rotto il legamento crociato

La Francia, nonostante il grandioso successo finale per 27-42, è rimasta furibonda per il grave infortunio occorso alla sua stella e il tecnico Fabien Galthié ha espressamente accusato i due giocatori dell’Irlanda coinvolti, Tadhg Beirne e Andrew Porter: “Abbiamo citato i due giocatori nel nostro rapporto post-partita”, ha comunicato furioso in conferenza stampa.

Irlanda, il “colpevole” Andrew Porter rompe il silenzio dopo l’infortunio di Dupont

Di fronte a queste accuse, a rompere il silenzio ci ha pensato il pilone dell’Irlanda Andrew Porter: “Non ho fatto nulla di sbagliato”, queste le sue parole riportate da RugbyPass in risposta alle proteste del tecnico francese Fabien Galthié.

Il pilone sinistro del Leinster e dell’Irlanda, che – insieme al compagno di squadra Tadhg Beirne – è libero di giocare nella partita del quinto turno del Sei Nazioni in casa dell’Italia, ha detto di non avere avuto “alcuna cattiva intenzione. Galthié può dire quello che vuole e vedere fin dove arriva coi suoi reclami”.

“No, non mi sento colpevole – ha proseguito Andrew Porter – Sapevo cosa facevo; non sono sceso in campo per cercare di far male a qualcuno. Non sono quel tipo di giocatore. Se lui [Galthié] vuole pensarlo, è libero di farlo”.

“Ho anche mandato un messaggio ad Antoine su Instagram per sapere come stava e ovviamente non vuoi mai vedere nessuno uscire dal campo in quel modo. Se poi l’allenatore avversario arriva a chiedere la tua testa, ad essere onesti è un po’ troppo per me”.

“Antoine è un giocatore così fondamentale per loro che quasi non vogliono che venga toccato. Guarda, Galthié ha diritto alla sua opinione, ma io so di non aver fatto nulla di sbagliato. Dormo bene la notte”.

Tornando sulla dinamica dell’incidente, Andrew Porter ha affermato: “La sua gamba è rimasta incastrata in mezzo a una ruck quando stava cercando di contrastarla e ovviamente è rimasto incastrato ed è finito oltre. Succede così tante volte in questo sport. Non c’era alcun intento malevolo attorno a questo. È stato ovviamente sfortunato”, ha concluso il pilone irlandese.

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