Il seconda linea, ospite di OnRugby Podcast, ha raccontato ai nostri microfoni le difficoltà – anche extrarugbistiche – del match con i Lelos e l’avvicinamento alla delicata sfida con gli All Blacks
Quante cose poteva essere Italia-Georgia? Una grande partita, una disfatta, una via di mezzo. È stata invece una partita soffertissima, ma alla fine – seppur non in maniera brillante – dominata, dati alla mano. Il successo per 20-17 degli Azzurri non è stato convincente al 100%, ma è stato ottenuto in una partita difficilissima, come da copione della vigilia e come raccontato a OnRugby Podcast da Niccolò Cannone.
Il seconda linea dell’Italia e del Benetton ha raccontato quanto la partita sia stata difficile anche dal punto di vista mentale, con la Georgia che l’ha buttata subito sulla provocazione e gli Azzurri che sono stati bravi a mantenere la calma: “Sapevamo che avrebbero puntato molto sulla provocazione, anche durante le scaramucce arrivavano tutti insieme. Eravamo preparati. Tutto sta nell’intelligenza del giocatore, che non deve fare nulla di stupido e mantenere la calma. Sono cose che in campo succedono”.
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Il match con la Georgia ha dato vita a diverse interpretazioni: dal britannico è sempre attuale “una brutta vittoria è una vittoria” a chi invece ha parlato di delusione nonostante il successo. Proprio per questo abbiamo chiesto un parere a chi a Genova era in campo, e riprendendo il “giochino” delle pagelle che facciamo dopo ogni partita degli Azzurri abbiamo chiesto a Niccolò Cannone di dare un voto alla prestazione dell’Italia: “Non sono particolarmente fan delle pagelle, ma darei un 7 abbondante a questa Italia”.
Si doveva vincere e si è vinto, e questa è la cosa più importante. Ciò non cancella chiaramente la consapevolezza di dover fare qualcosa di più contro gli All Blacks, soprattutto ricordando ciò che è accaduto l’anno scorso: “Difficile trovare punti deboli nella Nuova Zelanda. Se gli dai una mano si prendono tutto il braccio. Sarà importante anche adattarsi in pochi giorni a un sistema offensivo completamente diverso da quello della Georgia, perché abbiamo visto anche nelle precedenti partite come gli All Blacks calcino pochissimo, attaccando da ogni zona del campo”.
Tutto questo, e molto altro, nella nuova puntata di OnRugby Podcast, online su tutte le piattaforme e ascoltabile anche in questo articolo.
Un’Italia da 7+ – con Niccolò Cannone
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