Gilberto Pavan ha riportato i gialloneri in una finale del massimo campionato italiano 14 anni dopo l’ultima occasione
Rugby Viadana – ph. Martina Sofo
Grande soddisfazione in casa Viadana per aver raggiunto la finale della Serie A Elite maschile, il massimo campionato italiano. La vittoria di sabato scorso contro il Colorno ha consentito ai gialloneri di qualificarsi per l’atto conclusivo del massimo campionato italiano, dal quale il club mancava da ormai 14 anni.
Viadana, società nata nel 1970 e partita dai bassifondi dell’allora Serie D, è divenuta una squadra di spicco del rugby italiano all’inizio degli anni Duemila. Nel 2000 ha conquistato per la prima volta la Coppa Italia, nel 2002 l’unico Scudetto della sua storia ed è stata poi 8 volte semifinalista e 2 finalista, nel 2008/2009 e nel 2009/2010.
Dopo aver dato vita e aver assistito alla morte sportiva degli Aironi, una delle prime franchigie italiane che partecipava al Pro12 originario, il Viadana si è ricostituito ma non era mai riuscito a raggiungere i risultati di questa stagione, chiudendo la regular season in prima posizione.
Un risultato raggiunto costruendo la squadra a piccoli passi, con nomi sulla carta meno di grido rispetto alle altre big del massimo campionato e con uno staff giovane, capeggiato da Gilberto Pavan, che a Viadana ha fatto parte degli Aironi, ha difeso i colori del club per dieci anni da giocatore ed è divenuto allenatore, facendo tutta la trafila dalle giovanili alla prima squadra del club, passando per la squadra cadetta.
Proprio grazie alla viva voce di Pavan, classe 1986, la nuova puntata di OnRugby Podcast prova a rintracciare le radici e la singolarità di questo ritorno del Viadana ai massimi livelli del rugby italiano.
Come il Viadana è tornato in finale – con Gilberto Pavan
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