Sei Nazioni 2024: l’Inghilterra soffre 80 minuti ma batte il Galles 16-14

A Twickenham tanti errori e poche occasioni: la squadra di Borthwick esce alla distanza e conquista il secondo successo nel Torneo

Sei Nazioni 2024: l'Inghilterra soffre 80 minuti ma batte il Galles 16-14 (ph. Sebastiano Pessina)

Sei Nazioni 2024: l’Inghilterra soffre 80 minuti ma batte il Galles 16-14 (ph. Sebastiano Pessina)

Serata di sofferenza a Twickenham: l’Inghilterra va sotto contro un Galles coraggioso e caparbio, riprende in mano il match col passare nei minuti e nel secondo tempo trova il guizzo per completare la rimonta. La squadra di Borthwick passa 16-14 dopo 80 minuti difficilissimi. Il Galles, pur non vincendo mai la collisione, è riuscito a mettere in crisi l’Inghilterra nel primo tempo, ma ha ceduto alla distanza nonostante una grandissima difesa.

La cronaca di Inghilterra-Galles

L’Inghilterra parte fortissimo: break di Steward che apre la difesa gallese, Ford cerca Freeman con un cross-kick ma Dyer è bravo a leggere la situazione. L’ala gallese è costretta a portarsi fuori il pallone, ma sulla rimessa successiva l’Inghilterra non avanza e alla fine Reffell è bravissimo a recuperare l’ovale. Di fatto, il Galles nei primi 10 minuti non esce mai dalla propria metà campo ma non concede punti agli inglesi, anche perché Daly spreca clamorosamente un 4 contro 2 in attacco con un calcetto mal calibrato.

All’11’ l’Inghilterra resta momentaneamente in 14 per un placcaggio alto di Chessum su Assiratti, punito col giallo. Il Galles allora risponde e si affida alla mischia ordinata, che alla prima occasione demolisce il pack inglese. Capitan Jankins rinuncia ai pali e Lloyd porta i suoi ai 5 metri: la maul è avanzante e viene fatta crollare irregolarmente, e l’arbitro Coleman decide direttamente per la meta tecnica, con cartellino giallo a Roots che lascia i suoi in 13.

Nonostante la doppia inferiorità numerica l’Inghilterra segna Il Galles rischia tantissimo attaccando dai propri 22 e facendosi ricacciare indietro: la squadra di Borthwick guadagna un turnover a 5 metri dalla linea di meta, Earl parte dalla base della mischia, rompe due placcaggi e schiaccia. Ford avrebbe un calcio facile per il pareggio ma accenna un movimento di troppo durante la rincorsa, i gallesi salgono e clamorosamente neutralizzano la trasformazione.

Il match è tirato e con poche occasioni: alla mezz’ora il Galles mette insieme 25 fasi, tutte al limite dei 22 inglesi, ma sbatte continuamente contro la difesa avversaria e alla fine è Alex Coles (entrato temporaneamente per Chessum causa controllo HIA) a recuperare l’ovale. La squadra di Gatland però insiste con coraggio e costanza, l’Inghilterra oltre a difendere crea poco, e al 37′ è Alex Mann a marcare la seconda meta, dopo uno splendido offload di Reffell per Tomos Williams, che serve poi al flanker gallese il pallone della marcatura in mezzo ai pali.

A inizio ripresa l’Inghilterra prova ad alzare il ritmo. Winnett salva con un gran placcaggio su Daly, poi Ford accorcia le distanze dalla piazzola. Al 56′ il Galles si divora un’occasione d’oro: buco strepitoso di Winnett che cambia l’angolo di corsa e apre in due la difesa in inglese, poi serve Adams che perde l’attimo buono, riesce comunque a scaricare su Dyer che però a quel punto non può far più niente se non tentare un offload impossibile e l’azione sfuma.

Dopo lo scampato pericolo l’Inghilterra si ributta in avanti, grazie ad una mischia che nel secondo tempo è diventata dominante. L’azione parte dal solito Mitchell che trova il break che porta i suoi ai 5 metri: serie di cariche sulla linea di meta, poi Ford allarga su Daly che controlla un pallone difficile e riesce a servire Dingwall, che marca in bandierina. Ford non trova la trasformazione e il Galles resta davanti di un punto.

Gli ultimi 20 minuti sono un assalto: il Galles cerca in tutti i modi di abbassare il ritmo, ma gli inglesi insistono al 71′ tornano in vantaggio dopo un avanti volontario di Grady, che regala a Ford i 3 punti facili del sorpasso. Il trequarti gallese viene anche ammonito e lascia i suoi in 14. L’Inghilterra non riesce a chiudere la partita ma gestisce bene il finale, senza concedere mai metri in avanzamento al Galles

Francesco Palma

Il tabellino di Inghilterra-Galles

Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Tommy Freeman, 13 Henry Slade, 12 Fraser Dingwall, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Ethan Roots, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George (c), 1 Joe Marler

A disposizione: 16 Theo Dan, 17 Ellis Genge, 18 Dan Cole, 19 Alex Coles, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Danny Care, 22 Fin Smith, 23 Immanuel Feyi-Waboso

Mete: Earl 20′, Dingwall 63′
Trasformazioni:
Calci di punizione: Ford 47′, 71′

Galles: 15 Cameron Winnett, 14 Josh Adams, 13 George North, 12 Nick Tompkins, 11 Rio Dyer, 10 Ioan Lloyd, 9 Tomos Williams, 8 Aaron Wainwright, 7 Tommy Reffell, 6 Alex Mann, 5 Adam Beard, 4 Dafydd Jenkins (c), 3 Keiron Assiratti, 2 Elliot Dee, 1 Gareth Thomas

A disposizione: 16 Ryan Elias, 17 Corey Domachowski, 18 Archie Griffin, 19 Will Rowlands, 20 Taine Basham, 21 Kieran Hardy, 22 Cai Evans, 23 Mason Grady

Mete: penalty try 17′, Mann 38′
Trasformazioni: Lloyd 39′
Calci di punizione:

Arbitro: James Doleman (Nuova Zelanda)
Assistenti: Ben O’Keeffe (Nuova Zelanda), Hollie Davidson (Scozia)
TMO: Brendon Pickerill (Nuova Zelanda)

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