Sei Nazioni 2024: le dichiarazioni di allenatori e capitani di Irlanda, Inghilterra, Galles, Francia e Scozia

Presentata a Dublino la 25esima edizione del Torneo, con tutti i principali protagonisti

Sei Nazioni 2024 calendario, date e orari ph. s. pessina

Sei Nazioni 2024: le dichiarazioni di allenatori e capitani di Irlanda, Inghilterra, Galles, Francia e Scozia – ph. S. Pessina

DUBLINO – Il lancio del Sei Nazioni 2024 è un’occasione per tutte le squadre, con i rispettivi allenatori e capitani, di presentarsi e dichiarare i propri intenti verso il torneo che sta per iniziare. Oltre a Gonzalo Quesada e a Michele Lamaro (clicca qui per leggere le loro dichiarazioni), nella capitale irlandese vi erano: Peter O’Mahony e Andy Farrell, i padroni di casa; Steve Borthwick, il coach dell’Inghilterra che sarà la prima avversaria dell’Italia; Warren Gatland, l’head coach del Galles; il tecnico della Scozia Gregor Townsend; Fabien Galthiè e Gregory Aldritt, per la Francia.

Irlanda

Peter O’Mahony: “Non ero sicuro che sarei stato chiamato a fare il capitano, è un grandissimo onore”. Sull’infortunio di sabato in Champions cup che ha agitato i media irlandesi, taglia corto: “Penso che sarò pronto per la Francia, nonostante l’infortunio di sabato”.
“Dopo il Mondiale per alcune settimane è stata dura – racconta –. Poi torni a casa nel tuo gruppo a Munster e vai avanti pensando alle prossime partite e scadenze. La routine familiare mi ha aiutato”.

Il coach Andy Farrell si mette il Mondiale dietro le spalle:
“Siamo entusiasti non vediamo l’ora di andare in Portogallo e prepararci. Vogliamo continuare a crescere, non parlerei di nuovo ciclo dopo il mondiale. Per vincere a questo livello bisogna essere sempre al massimo”.
Sul numero 10 fa capire che Jack Crowley è il favorito: “Sexton era anche il leader, oltre a un 10 di livello altissimo. Adesso la sua sostituzione dovrà essere doppia, sia tattica che per quel che riguarda la personalità. Crowley è nel giro da un po’, comunque tutti devono dare il massimo in ogni aspetto per indossare quella maglia” Gli altri convocati sono Harry Byrne e Pendergast (Ross Byrne è fuori almeno fino a maggio), anche se l’ultimo per adesso ha poche possibilità di entrare nel gruppo in pianta stabile.

Inghilterra

Il ct Stephen Borthwick, presentatosi senza capitano, sa di essere un allenatore sempre sotto pressione, come certe domande degli inglesi confermano: “Francia e Irlanda sono le favorite da qualche anno – inizia –. Vogliamo innanzitutto mettere in campo l’intensità che a volte è mancata in alcune partite. Se tutti facciamo un po’ meglio credo che riusciremo a competere con le squadre migliori velocemente. Però devo precisare che avrò il team in campo non prima di giovedì, avremo un approccio diverso perché vogliamo risultati diversi da quelli degli ultimi anni. C’è molta voglia di riscatto e rivincita sono sicuro che tutti al camp saranno pronti ad allenarsi al massimo e aiutarsi l’uno con l’altro. Con Farrell mancherà un po’ di leadership in campo, quindi si vedrà una sorta di leadership collaborativa, con più giocatori che si aiutano a vicenda e guidano singole fasi del gioco”.

Sull’Italia:
“Recentemente hanno impegnato tutti molto di più. Fra gli estremi, Capuozzo e Garbisi sono dei talenti veri. Negli ultimi anni hanno impegnato a fondo tutte le squadre e lo scorso anno sono andati molto vicini a battere la Francia nel 6 Nazioni, non dimentichiamolo. Non è più una partita diversa dalle altre. Dobbiamo essere al massimo e lo sappiamo”.
“Quesada per quel che so ha una cultura rugbistica diversa dal suo predecessore – prosegue Borthwick –. Sarà interessante vedere cosa proporranno in questa prima partita. Noi avremo il nostro piano di gioco, ovviamente, ma dovremo capire velocemente durante la gara che rugby vogliono giocare e adattarci. In questo senso non abbiamo nessun precedente a cui appoggiarci”.

Galles

Nel Galles c’è aria di ricostruzione dopo i molti giocatori che si sono ritirati dopo l’ultima coppa del mondo. Gatland: “Giocatori nuovi, possiamo far crescere i nuovi giocatori in questi 6 Nazioni. Alcuni giocatori devono fare esperienza, altri sono già pronti. Non conta solo l’età e l’esperienza, anche quanto sono pronti mentalmente e come si approcceranno al lavoro nei prossimi giorni. Ci sono giocatori senza esperienza nel 6 Nazioni, si appoggeranno certo a coloro che ce l’hanno. La prima partita con la Scozia è una possibilità ma anche un rischio perché loro sono un’ottima squadra, desiderosa di riscatto dopo un Mondiale per certi versi deludente. Cercheremo di avere il mix giusto perché una vittoria ci farebbe approcciare in un altro modo le partite seguenti”.

Gatland ha anche spiegato come pensa di sostituire la grande quantità di esperienza che ha lasciato la squadra (Halfpenny, AWJ, Tipuric, Biggar): “Nel gruppo sono presenti capacità di leadership diverse da parte di giocatori diversi, nonostante l’età giovane (la media è 25 anni, ndr). Ci sono dei leader in questo gruppo, anche se sembra che abbiamo perso tanta personalità dopo il Mondiale. La squadra sarà pronta, saremo come sempre una squadra difficile da battere”.

Scozia

Il ct Gregor Townsend si presenta senza avere al suo fianco Jamie Ritchie, annunciando i due nuovi co-capitani (Finn Russell e Rory Darge): “Questa scelta ci consente di crescere ulteriormente e sviluppare la leadership all’interno della squadra. Rory e Finn sono stati i capitani della Scozia la scorsa estate e portano sul tavolo diversi punti di forza e stili di leadership. Entrambi godono di grande stima all’interno della nostra squadra e fanno parte del nostro gruppo dirigente da diverso tempo”.

Per maggiori informazioni: Scozia, Gregor Townsend ha scelto chi indosserà la fascia di capitano per il Sei Nazioni 2024

Sulla prima avversaria, il Galles: “Quella del Principality Stadium sarà una sfida molto difficile. Quella del Galles è stata una delle formazioni che ha stupito maggiormente alla scorsa Coppa del Mondo. Penso che le loro partite nella fase a gironi siano state eccellenti, soprattutto il match contro l’Australia. Hanno molti giovani giocatori che saranno estremamente motivati. Inizieranno con una partita in casa, il che è naturalmente un ottimo viatico per iniziare il Torneo”.

Francia
Infine la Francia, favorita insieme all’Irlanda, ha emesso un ricco bollettino medico. Il tecnico Galthiè ha iniziato spiegando che il match di Champions di sabato fra Tolosa e Bath lo ha privato di due giocatori: “Innanzitutto Anthony Jelonch (terza linea, ndr), si è infortunato al ginocchio destro e ne avrà per mesi, non so ancora chi lo sostituirà. Meafou (prima linea, ndr), anche lui infortunatosi, sarà indisponibile almeno per prime due partite ma sarà con noi fin da subito”.
L’allenatore transalpino ha anche parlato della partita con l’Irlanda, la prima del torneo: “È sempre una partita bellissima, della quale è un privilegio far parte. L’Irlanda è un avversario incredibile, pieno di talento e capace di motivare i miei giocatori al meglio. Non vedo l’ora di giocarla. Sarà ancora una volta un match memorabile, ne sono sicuro”.

Il capitano Aldritt sostituisce Dupont che giocherà nella nazionale Sevens alle Olimpiadi. Il giocatore di La Rochelle ha parlato della “nuova fase nel gruppo dopo la Coppa del Mondo”: “Ci siamo sono messi la coppa dietro le spalle e siamo pronti al nuovo torneo. Stavolta non giocheremo a Parigi dove abbiamo ricordi incredibili. Tuttavia sono sicuro che la folla di Marsiglia sarà altrettanto calda”.

Di Damiano Vezzosi

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