La storia del progetto Recycling Rugby, che da sei anni mette la solidarietà al primo posto grazie anche a Serge Betsen
Serge Betsen con Lionel Quenardel, ideatore del progetto
Partendo da dei vecchi palloni da rugby, si può arrivare a dar vita a un progetto solidale che aiuta i bambini in Camerun, grazie anche all’egida dell’ex Capitano della Francia Serge Betsen. Questa è la storia del progetto Recycling Rugby, segnalato dal nostro collaboratore Francesco Rasero, che in cinque anni ha permesso di riciclare più di 4.000 palle ovali (e non solo), evitando la produzione di oltre 20 metri cubi di rifiuti e trasformandoli in aiuti per i progetti di sostegno all’infanzia e allo sviluppo in Africa.
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Nato nel 2015 su idea del professore di educazione fisica Lionel Quenardel, Recycling Rugby ha mosso i primi passi nel 2015 con alla base l’idea di dare nuova vita ai palloni ovali non più utilizzati nella sua scuola. Grazie al lavoro fatto è possibile riciclare ogni singola parte di un pallone ovale, dando vita a tanti prodotti diversi, come portafogli, beauty, borse e borsette in sei diversi modelli, sacche da sport e valigie.
Negli anni sono stati tanti i Campioni di Ovalia che si sono affiancati a questo progetto: i francesi Thierry Dusautoir, Mathieu Bastareaude Jean-Baptiste Elissalde, o il neozelandese Joe Rokocoko, oltre a tutta una serie di chef e personaggi dello spettacolo. L’intero ricavato dell’attività è poi devoluto alla Serge Besten Academy, associazione umanitaria con la quale il professore collabora, recandosi anche in Africa ogni anno come volontario.
Per scoprire di più riguardo al progetto Recycling Rugby, e magari a come acquistare uno dei prodotti attraverso la pagina Facebook ufficiale, è sufficiente visitare questo link esterno a OnRugby.
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