Slow Motion #55: che musica, il Tolone

Anche se poi ha perso. La meta più bella della settimana non arriva dal Giappone, ma dalla vicina Francia, ed è veramente spettacolare

tolone

ph. Paul Harding/Action Images

Slow Motion è la rubrica di OnRugby che ogni settimana racconta la meta più bella del weekend, nei minimi particolari, corredata dal video. Il fanatico ovale la segue così: prima se la guarda tutta, e poi torna indietro a leggere paragrafo per paragrafo, alternando il tasto play a quello pausa. Qui la scorsa puntata. Buon divertimento.

Mentre in Giappone va in scena una Rugby World Cup 2019 scoppiettante e piena di sorprese, dall’altra parte del mondo i campionati come Top 14 e Pro14 sono entrati nel vivo. In Francia, dopo cinque giornate la classifica riflette in pieno il particolare periodo che sta vivendo il torneo transalpino, visto che le grandi squadre si ritrovano senza tanti nazionali e in posizioni di classifica piuttosto inusuali.

classifica top 14 top14

A dominare il campionato per ora sono il Lione (cinque vittorie) e il Bordeaux (quattro vittorie e un pareggio), le uniche due squadre imbattute: Clermont è distante dieci punti dalla vetta, Tolosa e Tolone addirittura tredici, mentre Racing e Stade Francais sono penultimo e ultimo in classifica.

In mezzo a tutto questo bailamme, che pure rimane inevitabilmente sotto traccia rispetto al Mondiale, è spuntata fuori però anche la meta più spettacolare dell’ultimo weekend, segnata dal Tolone in uno straordinario impeto di energia e follia. L’azione sarà decisamente una delle più belle dell’anno, ma alla squadra di Collazo non è bastata per rimontare Brive ed evitare la sconfitta in casa dei bianconeri. Certe abitudini, soprattutto in trasferta, non cambiano troppo facilmente del resto.

Ma ora parliamo della meta.

Il Brive è avanti 20-7 all’inizio del primo tempo, mentre il Tolone arranca come spesso capita lontano dal Félix Mayol. Il mediano di mischia dei padroni di casa, Blanc, spara in alto un up&under sull’ala del Tolone per far portare pressione ai suoi trequarti. In ricezione c’è Masivesi Dakuwaqa, oro olimpico con le Fiji nel 2016 e all’esordio nel Top 14. Il figiano viene braccato dal dirimpettaio Axel Muller e sta per essere trascinato fuori, ma appena prima di mettere il piede sulla linea riesce a liberare il braccio sinistro e a scaricare il pallone su Gervais Cordin, estremo classe 1998 sempre impiegato da Collazo finora.

Cordin fa la seconda grande cosa di quest’azione: con uno strepitoso sidestep punta il piede sinistro e sterza a destra, mettendo a sedere Galala. Poi l’estremo serve Heriteau al suo interno e il centro va per la verticale senza troppi complimenti, passando in mezzo agli avversari a velocità doppia.

Un paio di difensori del Brive cercano di agganciarlo da dietro, ma Heriteau ha lo spazio e le mani libere per premiare il sostegno di Cordin. In quel momento, Blanc molla Heriteau e si lancia su Cordin, che però riesce a completare uno splendido uno-due con il compagno di squadra restituendogli subito il pallone.

Sembra il momento decisivo dell’azione: Heriteau può giocare il due contro uno fissando l’uomo davanti a sé e passa a Dachary all’interno, che però si ritrova Laranjeira con il fiato sul collo. Il numero 13 del Tolone ha allora solo una frazione di secondo per cercare di trasmettere l’ovale a Schreuder, e ci riesce.

Il mediano di mischia sudafricano viene preso leggermente contro tempo e deve pensare altrettanto rapidamente, prima che un altro avversario piombi su di lui: Schreuder si inventa allora un sottomano no-look per Ikpefan, che stava incrociando la corsa del compagno di squadra. È il colpo di genio che risolve tutto: Ikpefan, lanciato a tutta velocità, deve solo sterzare un minimo per evitare Hireche e schiacciare il pallone oltre la linea.

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