Sei Nazioni 2019: Irlanda-Inghilterra fa subito fuori una candidata al titolo

Verdi favoriti ma con l’incognita Henshaw schierato estremo. Jones: “Loro sono i migliori del mondo adesso, siamo contenti di sfidarli a casa loro”

Ph. Reuters/Stefan Wermuth.jpg

DUBLINO – L’Irlanda per confermarsi la migliore in Europa, l’Inghilterra per riconquistare la fiducia in sé stessa dopo un anno difficile. Una delle partite più attese del torneo stavolta arriva subito, e può dare una strada alla stagione di entrambe le squadre.

Per questo la preparazione è stata meticolosa, con entrambe le squadre che si sono trovate negli stessi giorni in ritiro in Portogallo.

Eddie Jones ha provato a provocare l’Irlanda, sperando che la pressione diventi rabbia incontrollata ed errori sabato pomeriggio. Ha accusato Sexton di essere raccomandato nei confronti degli arbitri. Per tutta risposta Joe Schmidt si è fatto una risata e ha raccontato che gli allenamenti irlandesi “sono stati spiati almeno due volte negli ultimi giorni. Non so chi sia stato, ma certamente non è una cosa che fa piacere”.

Il XV della Rosa è passato velocemente da essere la seconda nazione del mondo, dopo il secondo Sei Nazioni consecutivo nel 2017, a essere una squadra piena di incognite a soli otto mesi dalla Coppa del Mondo.

Eddie Jones sarà giudicato dal risultato del Giappone, ma per far bene là deve fare molto di più di un Sei Nazioni anonimo come quello dello scorso anno. La squadra che manderà in campo potrà contare sul ritorno di Billy Vunipola, che è stato tanto protagonista delle due vittorie consecutive all’inizio dell’era Jones quanto delle difficoltà nella fase successive. Con lui in campo tutto il pack inglese sale di qualità.

Tatticamente questo potrebbe costringere l’Irlanda ad affidarsi meno del solito ai calci dalla base del raggruppamento, specie se Vunipola verrà schierato profondo in ricezione. Sempre nei pacchetti, la sfida fra James Ryan e Mario Itoje sarà memorabile. “È ben provato che nessuno pensa che possiamo vincere questa partita – ha detto Jones – ma posso garantire che tutti nel nostro staff sono convinti di poterlo fare. Non vediamo l’ora di scendere in campo. Tutti vogliono giocare in trasferta contro la squadra migliore del mondo e l’Irlanda adesso lo è”.

Parlando di ritorni, l’Irlanda può contare di nuovo su Conor Murray (assente nella vittoria sugli All Blacks, è bene ricordarlo). Quando lui e Sexton sono in giornata, l’attacco dei Verdi è difficile da contenere per chiunque.

Per quel che riguarda le formazioni, la mossa più importante era stata anticipata nelle ultime ore dai media irlandesi: Robbie Henshaw giocherà estremo. Henshaw non gioca in nazionale in quella posizione dal 2013 e, anche se ha esperienza in quel ruolo con la maglia di Leinster, il Sei Nazioni è su un altro livello. La speranza inglese è che sia una delle rare scelte sbagliate di Schmidt.

In panchina il suo eventuale sostituto sarà Jordan Larmour, che dietro può ricoprire più ruoli. Per il resto il XV è confermato: Earls e Stockdale ali, Aki e Ringrose centri e van der Flier in terza linea con O’Mahony e Stander (e O’Brien in panchina).

Per l’Inghilterra invece Manu Tuilagi sarà titolare per la prima volta dal giugno 2014 (terzo test match in Nuova Zelanda). In terza linea due debutti nel 6 Nazioni: sono Mark Wilson e Tom Curry che si aggiungono a Billy Vunipola. Mako Vunipola invece sarà in prima. Come estremo alla fine Jones ha scelto Elliot Daly, con May e Nowell ali.

Irlanda – Inghilterra sarà trasmessa – con calcio d’inizio alle ore 17.45 – da DMAX (canale 52 DDT) e in diretta streaming su OnRugby.it che, circa mezz’ora prima del kick off, pubblicherà un’apposita notizia contenente il player per vedere e commentare la partita.

Irlanda: 15 Robbie Henshaw, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Devin Toner, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Quinn Roux, 20 Sean O’Brien, 21 John Cooney, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour

Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Jonny May, 13 Henry Slade, 12 Manu Tuilagi, 11 Jack Nowell, 10 Owen Farrell (c), 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Tom Curry, 6 Mark Wilson, 5 George Kruis, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Ellis Genge, 18 Harry Williams, 19 Courtney Lawes, 20 Nathan Hughes, 21 Dan Robson, 22 George Ford, 23 Chris Ashton

di Damiano Vezzosi

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