Sei Nazioni: le parole dopo Irlanda-Inghilterra

Eddie Jones: Irlanda magnifica. Schmidt: loro cresceranno ancora

sei nazioni 2017

ph. Reuters

DUBLINO –  Eddie Jones che parla per primo ha buon gioco nello schivare le domande insidiose dei media inglesi dopo la sconfitta. Pochi minuti prima la sua squadra ha alzato il trofeo del Sei Nazioni per la seconda volta su due con lui in panchina: “Sul 10-6 stavamo costruendo inerzia, Sexton ci ha dato un brutto colpo con quella punizione laterale che li ha portati sul 13-6. Da allora sapevamo che sarebbe stato difficile per noi risalire la china. L’Irlanda ha giocato molto bene, noi non siamo stati abbastanza bravi. Comunque alla fine ho detto alla squadra di essere felice, siamo di nuovo campioni dei Sei Nazioni, anche se oggi non siamo stati abbastanza bravi. Siamo nel mezzo di un progetto di quattro anni, ci saranno altre giornate come questa prima della coppa del mondo del 2019, ma crediamo nel nostro lavoro”.

 

“O’Mahony per Heaslip ci ha sorpreso un po’ – ammette – Le condizioni di stasera si adattavano più a O’Mahony che a Heaslip. A volte sei fortunato che un giocatore ti si infortuni e chi lo sostituisce è fantastico come Peter, che stasera lo ha dimostrato. Forse Heaslip è stato morso da un folletto irlandese (Jones ha usato il termine leprechuan, ndr). Devo dire che tutta l’Irlanda ha giocato magnificamente. Hanno eseguito benissimo il loro piano di gioco. Mi prendo la responsabilità di non aver preparato la squadra bene oggi. Questo Sei Nazioni è stato molto difficile e intenso”.

 

 

Schmidt toglie subito ogni dubbio che la mossa di Heaslip fosse una tattica. “Leavy è rimasto scioccato quando gli ho detto di prendere la maglia numero 20, spiegando che O’Mahony avrebbe giocato titolare per Heaslip – racconta – Heaslip era infortunato, tendinite, lo abbiamo scoperto all’ultimo momento. A un certo punto il dottore mi ha chiamato e detto che non poteva giocare. Al momento non so quanto sia grave quell’infortunio”.
“Siamo molto orgogliosi di aver battuto l’Inghilterra – prosegue – È difficile vincere una partita, figuriamoci 18 di fila. Hanno meritato la vittoria in pieno e che noi alla fine eravamo un po’ invidiosi che loro alzassero il trofeo. Sfortunatamente per noi credo che continueranno a migliorare perché hanno grandissimi giocatori, con ampi margini di miglioramento“.

 

Complimenti personali per Marmion: “Ha fatto molto bene, sono contentissimo. Murray non è solo un grande giocatore, è anche uno dei nostri leader. Sostituirlo non era facile. Anche gli altri giovani si sono fatti valere, lo stesso Conway, anche se è stato un po’ ingenuo su quel placcaggio al giocatore in aria”.

Best dice che rispetto alla partita di sette giorni prima a Cardiff “è cambiata un po’ la qualità nell’esecuzione”. Poi dice chiaramente che “Sexton veniva preso di mira dagli inglesi e per questo l’ho detto all’arbitro. Non vogliamo che giocatori escano per infortunio”.

 

di Damiano Vezzosi

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