Monza, una palla ovale per rompere le sbarre

Presentato un nuovo progetto che interessa la Casa Circondariale della città brianzola

Si chiama “Rugby in carcere” il progetto presentato ieri mattina dall’ASD Rugby Monza 1949 ed il Grande Brianza Rugby presso la biblioteca della Casa Circondariale della città brianzola alla presenza del Vice Sindaco di Monza Cherubina Bertola, l’Assessore allo Sport Silvano Appiani ed il prefetto di Monza Giovanna Vilasi, oltre naturalmente al direttore del carcere Maria Pitaniello.

L’idea nasce un anno fa, quando in occasione delle partite di Heineken Cup alcuni giocatori degli Aironi avevano fatto visita alla Casa Circondariale, accompagnati dal presidente del Rugby Monza Paolo Carcassi e dal direttore tecnico Eugenio Malossi. Ci si era lasciati con una promessa, quella di rivedersi presto, ma  non per parlare di rugby, per giocare.

Dopo un anno di incontri, richieste di tutte le necessarie autorizzazioni e  ricerca delle persone giuste il progetto ha preso finalmente il via.

A spiegare il senso dell’iniziativa è stato Paolo Carcassi: “Sostegno è la parola d’ordine nel rugby, sostegno è quello che si vuole offrire ai detenuti della Casa Circondariale di Monza attraverso un’esperienza sportiva, ma anche umana ed emozionante per chi la vive in prima persona”.
Da ottobre diciotto detenuti della sezione comuni sono entrati a far parte della prima squadra di rugby nata all’interno del carcere di Monza.

Alessandro Geddo, direttore tecnico del Grande Brianza Rugby con un trascorso in  serie A a Brescia, e Francesco Motta, giocatore del Grande Brianza Rugby, sono i protagonisti di questo progetto, i  due allenatori che hanno deciso di dedicare due ore alla settimana ai detenuti che sono entrati a far parte della squadra.

Naturalmente l’intento è che la bella inziativa della società monzese, che tra l’altro ha la sua sede e il campo di gioco a ridosso delle mura del carcere,  non si esaurisca al termine della stagione. Questa estate la seniores del Grande Brianza Rugby raccoglierà la sfida dei detenuti che si stanno allenando. E  l’intento è far si che questa partita sia solo il primo obiettivo per la squadra della Casa Circondariale di Monza.

 

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