È il pensiero dell’ex-arbitro irlandese Owen Doyle, partendo dalle novità introdotte di recente sul lancio in touche

“Le idee dell’emisfero Sud rovineranno il rugby a XV” – ph. Sebastiano Pessina
“Le idee dell’emisfero Sud rovineranno il rugby a XV”. È questo il duro pensiero dell’ex-arbitro ed ex-direttore degli arbitri irlandese Owen Doyle, in risposta alle ultime dichiarazioni del presidente di World Rugby, l’australiano Brett Robinson.
L’attuale dirigente dell’organismo ovale internazionale ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti al podcast Rugby Unity negli ultimi giorni, lamentando come il processo decisionale per lavorare sulle regole e introdurre delle novità/modifiche sia troppo lento, facendo così trasparire la volontà di confermare le ultime novità e aggiungere ulteriori modifiche prima della Rugby World Cup 2027, come accennato in riferimento al ruolo e al lavoro del TMO nel rugby.
A queste dichiarazioni ha risposto in maniera netta l’ex-arbitro irlandese Owen Doyle sulla sua ultima rubrica che tiene per The Irish Times.
“Le idee dell’emisfero Sud rovineranno il rugby a XV”
Owen Doyle ha criticato duramente le leggi meno rigide sulle touche e ha avvertito World Rugby che la prossima Coppa del Mondo potrebbe trasformarsi in qualcosa di più simile al rugby league se continueranno a consentire all’emisfero Sud di modificare le regole. E in tutto questo l’emisfero Nord si muove in maniera sparsa.
“Ci sono diverse questioni chiave in gioco. La proposta della touche – che, in modo assurdo, richiede a una squadra di effettuare un salto per garantire che i tiri storti vengano penalizzati – è stata portata a livello di sperimentazione globale, ma può ancora essere bloccata”, ha scritto l’irlandese.
“Le persone competenti dovrebbero esigere che le abilità coordinate di lancio, sollevamento e ricezione rimangano centrali nel rugby. Invece, assistiamo a troppi lanci storti, no contest, doppi movimenti e maul inarrestabili guidate illegalmente”.
“Ogni proposta deve essere attentamente criticata prima di essere accettata o respinta, a seconda dei casi. I sindacati dell’emisfero settentrionale non sembrano organizzati, ma è essenziale che ogni federazione disponga di un gruppo legislativo competente e di alto livello che lavori in tandem con l’organismo del Sei Nazioni”.
“Questo meccanismo fu fondamentale nel fermare all’ultimo minuto diverse regole sperimentali proposte dal Sud nel 2009. Questo dibattito non dovrebbe mai essere visto in termini di vincitori o vinti, riguardava semplicemente ciò che è meglio e cosa no per gli interessi a lungo termine del nostro sport”.
“Se altre idee dell’emisfero Sud verranno accolte, avremo certamente una Coppa del Mondo in Australia, ma non sarà più di rugby a XV”, ha concluso lapidario Owen Doyle, facendo riferimento alla prossima Rugby World Cup 2027, che si terrà nel paese dei Wallabies.
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