Il pilone dei Leicester Tigers ha confessato di aver trascorso e superato un periodo molto difficile nel 2024

Joe Heyes: “Ho odiato il rugby, era diventato un lavoro”
Nel tour dell’Inghilterra in Nuova Zelanda Joe Heyes ha dichiarato di aver passato un momento difficile, una sorte di burnout dal rugby: “L’ho odiato. Era diventato un po’ un lavoro per me, un po’ una seccatura, e non avrebbe dovuto esserlo”.
Il pilone del Leicester Tigers in quel periodo soffriva di un problema alla schiena, oltre che al collo e al polpaccio. Con Will Stuart e Dan Cole come prime scelte, Heyes si sentiva fuori dai progetti di Steve Borthwick.
“Innanzitutto non sentivo di meritare di partecipare a quel tour e questo mi ha portato molti dubbi”.
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Joe Heyes: “E’ stato un periodo incredibilmente difficile”
“Ho pensato: ‘Non giocherò contro il Giappone e non giocherò di certo contro gli All Blacks’. Ora ho quattro settimane in cui non sarò coinvolto e non mi sentirò parte della squadra’. È stata colpa mia, non di nessun altro, ma è stato un periodo incredibilmente difficile”.
Joe Heyes si è aperto, ha confessato la sua fragilità mentale nel tour nell’Emisfero Sud del 2024 superandola brillantemente. Grazie alle sue prestazioni convincenti con i Leicester Tigers si è guadagnato un posto da protagonista in prima linea con la maglia dell’Inghilterra.
Il giocatore classe 1999 ha vissuto da titolare il Sei Nazioni 2025, partendo dal primo minuto anche nei test con Argentina, Fiji e Australia.
“Pensavo, ‘Wow, questa è la sensazione, è quello che desideravo da così tanto tempo’, e ne è valsa la pena aspettare’. Sono contento di aver avuto quell’esperienza in Nuova Zelanda. Avevo bisogno di una sveglia. Senza di quella, probabilmente avrei continuato a bighellonare sperando che succedesse qualcosa” ha detto il pilone dei Tigers.
Il sostegno di Michael Cheika
Fra quelli che hanno aiutato Joe Heyes a uscire dal suo periodo di rifiuto nei confronti del rugby, c’è stato sicuramente l’ex allenatore di Leicester Michael Cheika.
“Ha semplicemente semplificato le cose, prendendosi un po’ più di responsabilità” ha detto Heyes. L’allenatore australiano parlò con la prima linea inglese, suggerendogli di semplificarsi la vita e di focalizzarsi sui suoi punti di forza.
“Fu una conversazione davvero interessante. A volte ci mandiamo ancora dei messaggi. Ogni sera scrivo qualcosa su come è andata la giornata o se ho un problema o una difficoltà. È stato un anno di buon rugby, ma è stato anche un anno di auto-esplorazione” ha concluso Joe Heyes.
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