L’ex arbitro gallese affronta non solo il caso in sé (“è stato fortunato a non prendere il doppio della squalifica”) ma riflette su delle problematiche che per lui vanno risolte al più presto

Nigel Owens: “Dal caso Etzebeth emergono i due più grandi problemi del rugby” Ph. Sebastiano Pessina
La notizia ormai è ben nota: Eben Etzebeth ha preso 12 settimane di squalifica per aver messo le dita negli occhi ad Alex Mann durante Galles-Sudafrica. La decisione, giudicata dai più troppo poco severa rispetto alla gravità del fatto, ha fatto discutere tantissimo, e non poteva quindi mancare il parere di Nigel Owens, che però ha voluto affrontare la questione in maniera più ampia, partendo dalla squalifica di Etzebeth per riflettere su quelli che considera “i due più grandi problemi del rugby”.
“Penso che da questa vicenda vengano fuori due grandi problemi del rugby di oggi: le incongruenze nelle decisioni sul campo, che abbiamo visto in queste Quilter Nations Series, e soprattutto le incongruenze nel processo disciplinare” ha detto Owens a Off The Ball.
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Owens prosegue: “Ci sono giocatori che prendono 2 settimane, altri 6, altri 12. Un giocatore viene squalificato, poi alza la mano e dice ‘scusate’ e gli tolgono 3 settimane, poi va alla “scuola dei placcaggi”, una cosa che fa da quando ha otto anni, e si ritrova con un’altra settimana in meno: è il caos totale”.
“Serve un deterrente” continua Owens: “Se vieni espulso e meriti 6 settimane allora devi prendere 6 settimane. Non dovresti ritrovarti con 2 settimane e tutto il resto delle sciocchezze che ne conseguono”.
Owens ha poi riflettuto sulla squalifica di Etzebeth: “L’ho arbitrato tante volte negli anni e non direi che è un giocatore sporco. Da un lato una squalifica di 12 settimane è piuttosto pesante considerando quelle che vengono inflitte oggi. Dall’altro quando vedi un giocatore prendere un avversario in quella zona sensibile dell’occhio è davvero molto pericoloso. E se vuoi prendere la questione seriamente e mandare un messaggio chiaro, la sanzione deve essere pesante. Penso che sia stato fortunato a prendere 12 settimane, avrebbe potuto prenderne minimo il doppio”.
“Si è parlato molto di provocazioni precedenti, o di qualcosa fatto o detto prima, ma se si mette da parte tutto ciò e si guarda solo all’incidente in sé, è un fatto piuttosto grave. Ho arbitrato partite in cui ci sono stati episodi simili. Ricordo una partita a Twickenham in cui Dylan Hartley diede un morso alla mano di Stephen Ferris. Queste cose succedono da anni. Se c’è stata una provocazione prima è irrilevante. Devi affrontare il fatto in sé, e quello è piuttosto grave” ha concluso Owens.
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